La televisione svizzera per l’Italia
Edificio residenziale

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

trovare alloggio nella Confederazione è sempre più difficile, specialmente per chi vuole abitare a Ginevra, Zugo o Zurigo.

È più facile che in passato, invece, trovare donne in professioni che richiedono una formazione accademica. Questo è legato al maggior successo scolastico dimostrato dalle ragazze rispetto ai ragazzi, secondo i giornali di Tamedia.

Oggi faremo anche un salto in Parlamento e parleremo di un capitolo oscuro emerso nella storia di un'azienda cosmetica elvetica.

Buona lettura!

Stanza vuota
Rara immagine di un appartamento sfitto a Zurigo. Keystone / Michael Buholzer

È sempre più difficile trovare un alloggio in Svizzera. Il tasso di abitazioni vuote è sceso dello 0,08% in un anno, passando all’1%, comunica l’Ufficio federale di statistica (UST). Si tratta del quinto calo annuale consecutivo.

Alla data di riferimento, il 1° giugno, nella Confederazione si contavano 48’000 alloggi vacanti. La contrazione più marcata riguarda il Ticino, dove la quota di alloggi messi sul mercato, in vendita o in affitto è passata dal 2,08% del 2024 all’1,92% di quest’anno. Ma i cantoni più toccati dalla penuria sono Ginevra (con lo 0,34% di abitazioni vacanti), Zugo (0,42%) e Zurigo (0,48%).

Secondo l’Ufficio federale delle abitazioni, le cause sono molteplici: invecchiamento della popolazione, separazioni, divorzi, famiglie monogenitoriali e l’arrivo di persone dall’estero per ragioni di lavoro, studio e ricongiungimento famigliare.

Le persone, inoltre, tendono a occupare in media una superficie abitativa maggiore. Si è passati dai 30 metri quadrati pro capite negli anni Ottanta ai 46 odierni. 

Prodotti Weleda
Il marchio Weleda è specializzato nella produzione di cosmetici naturali. Keystone / Michael Buholzer

L’azienda svizzera di prodotti cosmetici Weleda ha commissionato un’indagine indipendente e completa sulla sua storia durante il periodo nazista. Lo ha fatto dopo che uno studio di cui ha parlato Der Spiegel ha rivelato come l’azienda avrebbe collaborato con il Terzo Reich, in particolare nel campo di concentramento di Dachau.

L’azienda del cantone di Basilea Campagna – fondata nel 1921 da un gruppo di cui faceva parte anche il padre del movimento antroposofico Rudolf Steiner – si sarebbe rifornita di erbe medicinali prodotte in terreni agricoli supervisionati dalle SS a Dachau con metodi biodinamici e ricorrendo al lavoro forzato, scrive la storica Anne Sudrow nel suo studio, commissionato dal Memoriale del campo di concentramento.

In cambio, Weleda avrebbe rifornito il lager con una crema “anti-gelo”. Il prodotto sarebbe stato testato su 280-300 prigionieri, 80-90 dei quali sarebbero morti dopo essere stati sottoposti a condizioni di freddo estremo per ore.

Condanniamo le atrocità del nazionalsocialismo con la massima fermezza. Il fascismo, l’antisemitismo, il razzismo o le idee estremiste di destra non trovano posto nella nostra azienda”, ha dichiarato Weleda annunciando la nuova indagine. L’azienda aveva già commissionato una ricerca sul tema nel 2023, ma ha oggi sottolineato che essa “non era ancora orientata a un’indagine di tutti gli aspetti dettagliati”.

Bambina legge un libro
Le ragazze sarebbero molto più propense alla lettura rispetto ai compagni maschi. Keystone / Til Buergy

In Svizzera, le ragazze superano i ragazzi in ambito scolastico, specialmente nelle materie linguistiche e nella lettura. Ciò si rifletterebbe anche in ambito professionale. È quanto emerge da nuovi dati raccolti dalla redazione investigativa dei giornali del gruppo Tamedia.

Tamedia ha ottenuto i risultati di vari test di performance scolastica svolti da 50’000 allievi ed allieve di quattro cantoni (Soletta, Argovia, Basilea Città e Basilea Campagna) dal 2019 al 2024. Se tra i 9 e gli 11 anni la differenza tra i sessi non è molto marcata, a 15 anni le ragazze arrivano a superare i ragazzi fino all’equivalente di un semestre di studio nella lettura e nelle lingue. È sostanziale parimerito nelle scienze naturali e nelle materie tecnologiche, mentre in matematica i ragazzi restano in vantaggio.

Secondo esperti ed esperte, si tratta di una tendenza mondiale, emersa anche dagli studi PISA, che si spiega in parte con la minore propensione dei maschi adolescenti alla lettura.

Secondo la redazione di Tamedia, questo successo scolastico è direttamente legato al fatto che in Svizzera si trovano sempre più donne nelle professioni che esigono una formazione accademica. Per esempio, se nel 2010 un quarto delle posizioni nei ministeri pubblici cantonali era occupata da donne, oggi sono la maggioranza. Lo stesso vale per la professione medica, con il 47% di dottori contro il 53% di dottoresse nel 2023.

Tuttavia, ricordano i giornali, nelle funzioni più elevate delle gerarchie professionali le donne sono ancora poco rappresentate e in generale continuano a guadagnare il 10% in meno degli uomini, il 20% se hanno figli.

Palazzo federale
La sessione parlamentare autunnale proseguirà fino al 26 settembre. Keystone / Christian Beutler

Il Consiglio nazionale ha approvato oggi, con 151 voti contro 31, una mozione commissionale che si oppone alla decisione del Governo di vietare le adozioni internazionali.

Il Consiglio federale aveva preso questa decisione di principio in gennaio, chiedendo nel frattempo l’elaborazione di un progetto di legge entro fine 2026.

Tale scelta era giustificata dal fatto che in passato si sono verificate numerose irregolarità nell’ambito delle adozioni internazionali, ad esempio dallo Sri Lanka. Nei casi più gravi si è trattato di un vero e proprio traffico di minori. Uno studio citato dal Consiglio federale sottolineava che, anche con un diritto in materia di adozioni severo, il rischio di abusi non può essere escluso.

Pur riconoscendo il possibile rischio di irregolarità, a nome della commissione degli affari giuridici, il deputato Simone Gianini ha sottolineato che ciò non rappresenta una ragione per giustificare il divieto, che reputa “arbitrario”. “In alcuni casi, l’adozione internazionale è la sola opzione per dare un futuro a un bambino”, ha dichiarato. La mozione chiede comunque di migliorare il sistema giuridico rafforzando i meccanismi di controllo e trasparenza. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi in merito.

Persona cammina in un tunnel
Keystone / Samuel Golay

Foto del giorno

L’interno del tunnel del BedrettoLab, in Ticino, in cui il Politecnico federale di Zurigo sta conducendo degli esperimenti per esplorare le domande ancora senza risposta nell’ambito della sismologia. Nel corso dei test, verranno anche indotti artificialmente dei piccoli terremoti, non percepibili dagli esseri umani.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR