
Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
l'incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader del Cremlino Vladimir Putin potrebbe svolgersi a Budapest, anziché a Ginevra.
Tra le altre notizie nel bollettino odierno: gli hotel in Svizzera registrano ottimi risultati. Ciononostante, la loro associazione di categoria chiede un'aliquota IVA permanentemente ridotta. Raccontiamo poi la storia di una persona emigrata, il cui destino si è concluso in modo tragico.
Cari saluti da Berna

L’incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin potrebbe non svolgersi in Svizzera. Secondo le ultime notizie, l’Ungheria sarebbe emersa come possibile sede alternativa.
Nei giorni scorsi, il presidente francese Emmanuel Macron aveva proposto Ginevra come luogo per avviare colloqui di pace tra Ucraina e Russia. Oggi, il portale Watson riferisce che, durante un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il primo ministro ungherese Viktor Orbán, sarebbe stata avanzata l’ipotesi di tenere il colloquio a Budapest.
Watson cita fonti dei media statunitensi Politico e Bloomberg, secondo cui il Secret Service americano starebbe già predisponendo misure di sicurezza per un possibile faccia a faccia tra i presidenti di Ucraina e Russia nella capitale ungherese.
Successivamente, sarebbe previsto un incontro a tre con Trump. Tuttavia, dal Cremlino non sono ancora arrivate conferme ufficiali. Rimane inoltre incerto in che modo potrebbero essere definite le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, uno dei temi centrali dei colloqui.

Nemmeno il franco forte riesce a frenarla: l’industria alberghiera svizzera registra nuovi record. Ciononostante, la sua associazione di categoria chiede il mantenimento dell’aliquota IVA ridotta. La Confederazione, però, respinge la proposta.
Lo scorso anno, gli hotel svizzeri hanno festeggiato cifre da primato per quanto riguarda i pernottamenti. Secondo le testate del gruppo Tamedia, anche il 2025 si preannuncia come un anno da record per il turismo in Svizzera. La clientela internazionale continua ad apprezzare il Paese per i suoi paesaggi suggestivi e per la sua reputazione di meta sicura e accogliente, nonostante la forza del franco.
Tuttavia, il settore alberghiero sottolinea che, malgrado il boom, il potenziale di crescita resta elevato. La percentuale di occupazione delle camere, pur in aumento, si attesta ancora attorno al 54%. Per garantire maggiore stabilità nella pianificazione, l’associazione Hotelleriesuisse chiede agevolazioni fiscali durature.
Dal 1996, per i servizi di alloggio si applica in via temporanea un’aliquota IVA ridotta del 3,8%, rispetto al tasso ordinario dell’8,1%. L’associazione vorrebbe che questa misura diventasse permanente. Il Consiglio federale, però, sotto pressione per contenere la spesa pubblica, si oppone. Tra le motivazioni addotte, figura anche l’andamento positivo del settore turistico.

L’amore ha portato un pensionato svizzero a trasferirsi in Colombia nel 2015. Ma ben presto, l’emigrazione si è per lui trasformata in un incubo.
Suo figlio viveva già in Colombia, dove aveva sposato una donna originaria della regione di Antioquia. Poiché Eric Alain B si era innamorato della cugina di lei, si è trasferito in Colombia all’età di 65 anni, come riporta oggi il Blick.
Il disastro è iniziato quando ha cercato di affittare due appartamenti: uno per sé e uno per la famiglia della nuova compagna. Un avvocato senza scrupoli ha fiutato l’occasione e lo ha truffato con una serie di fantomatiche spese.
Nemmeno il matrimonio con la colombiana si è rivelato felice: infatti è terminato dopo pochi mesi. Dopo il divorzio, anche la sua domestica ha cercato di sedurlo, con l’intento di approfittarsi economicamente di lui. Eric Alain B. è morto nel 2023 all’età di 73 anni.

Il numero di suicidi in Svizzera è leggermente diminuito. A livello internazionale, i tassi di suicidio sono calati in modo marcato negli ultimi anni.
Un gruppo di ricerca ha confrontato 102 Paesi, giungendo alla conclusione che, nell’arco di tre decenni, i tassi di suicidio sono scesi a livello globale quasi del 30%, come riporta SRF News: da circa 10 casi ogni 100’000 abitanti nel 1990 a 7 nel 2021.
Secondo il team di ricerca, nei Paesi ad alto reddito il tasso di suicidi è più elevato rispetto a quelli più poveri. Negli Stati Uniti, ad esempio, è aumentato sensibilmente negli ultimi 20 anni. Per molti Paesi africani, tuttavia, i dati disponibili sono scarsi o inesistenti.
Con 11 casi ogni 100’000 abitanti, la Svizzera presenta ancora un tasso di suicidi relativamente alto. Anche qui, però, si osserva un calo. Tra gli uomini sopra i 19 anni, la percentuale si è addirittura dimezzata negli ultimi 25 anni.

Foto del giorno
Il progetto pilota “Grünes Gastspiel” a Zurigo porta gli alberi nel tessuto urbano provvisoriamente: dopo essere stati coltivati in un vivaio, giovani alberi vengono temporaneamente collocati in diverse piazze pubbliche della città prima della loro piantumazione definitiva.

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