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lingotti d'oro

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

la Svizzera soffre per il caldo. Il periodo di canicola si sta protraendo e la frequenza di questi fenomeni potrebbe aumentare negli anni a venire.

La Confederazione ha sudato anche quando l’amministrazione Trump ha annunciato l’intenzione di tassare le importazioni negli USA di oro elvetico. Questo pericolo, però, sembra essere stato evitato.

Buona lettura!

lingotti d'oro
L’esclusione dell’oro dai dazi doganali statunitensi imposti alla Svizzera fa tirare un sospiro di sollievo all’intero settore. Copyright 2025 The Associated Press. All Rights Reserved

Gli Stati Uniti non imporranno dazi doganali sull’oro, ha scritto il presidente Donald Trump sul suo social network Truth Social. Il settore si dice sollevato da questa notizia.

Dopo che un documento ufficiale che classificava i lingotti d’oro da un chilogrammo e da 100 once come soggetti a dazi doganali ha generato confusione la scorsa settimana e fatto salire il prezzo del metallo prezioso a livelli record, l’inquietudine ora è calata.

Con un dazio del 39% sull’importazione di lingotti d’oro, come previsto dall’amministrazione Trump per una vasta gamma di prodotti svizzeri, “si sarebbe inflitto un danno duraturo all’intero commercio fisico internazionale dell’oro, e gli Stati Uniti non ne avrebbero tratto beneficio”, afferma Christoph Wild, presidente dell’Associazione svizzera dei fabbricanti e commercianti di metalli preziosi (ASFCMP).

Una parte significativa delle esportazioni verso gli Stati Uniti nel primo semestre del 2025 riguardava l’oro. Secondo gli esperti, questo ha contribuito al disavanzo commerciale statunitense nei confronti della Confederazione. Ora si spera che l’esclusione dell’oro dalla bilancia commerciale possa rafforzare la posizione negoziale della Svizzera.

Persona con telefono alla guida
In futuro, usare il telefono al volante potrebbe essere consentito in determinate situazioni. (Immagine illustrativa) KEYSTONE/DPA/Karl-Josef Hildenbrand


La Confederazione sta valutando le future regole della circolazione legate alla guida automatizzata, riferisce il Blick. Nell’ambito di un progetto avviato dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) a partire da gennaio 2026, delle squadre di ricerca dovranno stabilire come limitare i comportamenti rischiosi e quali norme siano necessarie a tal fine.

Guardare una serie TV, scrivere e-mail o persino radersi mentre l’auto pensa a guidare da sola? L’espansione dei sistemi di guida automatizzata solleva sempre più interrogativi sulle distrazioni all’interno dei veicoli e sulla fiducia riposta in questi sistemi.

Il livello 3 (“semi-automatizzato”) è attualmente autorizzato in Svizzera: chi guida può lasciare il volante in alcuni tratti, ma deve essere pronto a intervenire in qualsiasi momento. Il progetto dell’USTRA dovrà stabilire quali attività diverse dalla guida possano essere consentite in certe condizioni, a seconda del grado di automazione e del contesto stradale.

Secondo l’Ufficio, l’attenzione sarà rivolta a soluzioni tecniche capaci di impedire – o almeno rendere più difficile – qualsiasi distrazione pericolosa. Le autorità vogliono individuare le “principali fonti di distrazione” e proporre “misure efficaci e applicabili” senza ostacolare l’innovazione. Sono attese raccomandazioni per orientare la legislazione e le future strategie di controllo.

Bambino tra i getti d'acqua su una piazza
Un bambino gioca tra i getti d’acqua della fontana di Place des Nations durante l’allerta canicola dell’8 agosto 2025 a Ginevra. Keystone / Salvatore Di Nolfi


L’ondata di calore che ha colpito la Svizzera negli ultimi giorni continuerà e si intensificherà. Non si prevede un record di temperature, ma questi episodi di canicola rischiano di diventare sempre più frequenti, secondo MeteoSvizzera.

Dallo scorso venerdì, l’Arco lemanico, il Vallese e il Ticino soffrono per il caldo. Da martedì, anche diverse regioni della Svizzera tedesca stanno subendo lo stesso destino.
Diversi meteorologi fanno un parallelo con l’estate torrida del 2003. In quell’anno, agosto e giugno erano stati i mesi più caldi dall’inizio delle misurazioni nel 1864.

Nonostante la persistenza e l’intensità del caldo di quest’estate, è ancora troppo presto per dire se questo episodio sia davvero fuori norma per la Svizzera. Bisogna però aspettarsi un aumento delle canicole in futuro. “Il cambiamento climatico renderà questi periodi di caldo estremo molto più frequenti”, prevede Didier Ulrich, meteorologo di MeteoSvizzera.

Donna al lavoro
La Svizzera è piuttosto conservatrice quando si parla di carriera e maternità. (Immagine illustrativa) KEYSTONE/DPA/Julian Stratenschulte


“Cosa? Sei madre e lavori al 100%?” Un’americana ha raccontato al Tages-Anzeiger la sua esperienza personale come madre e dirigente in Svizzera.

Annalisa Pawlosky si è trasferita in Svizzera in piena pandemia di coronavirus per lavorare presso Google come ricercatrice nel campo dell’intelligenza artificiale. Da allora ha avuto due figlie ed è stata promossa. Lavora circa 50 ore a settimana.

La statunitense ama la Svizzera e non riesce a immaginare un posto migliore per crescere le figlie. Ma parla anche apertamente di ciò che la infastidisce: “La Svizzera è dominata da una cultura conservatrice. L’idea che una buona madre debba sacrificare almeno in parte la propria carriera per crescere i figli è molto diffusa. Negli Stati Uniti, invece, la società è strutturata per facilitare la vita dei genitori che lavorano a tempo pieno”.

La ricercatrice di Google ne parla senza giudicare. Il prezzo da pagare per le madri che lavorano è alto in entrambi i mondi, e la fatica è grande ovunque, dice.

Ignazio Cassis davanti a una telecamera
Keystone / Jean-Christophe Bott

Foto del giorno

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis si rivolge alla stampa in occasione della “Giornata della diplomazia”, organizzata nell’ambito del 78mo Locarno film festival.

Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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