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Persona si tuffA

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Una celebrità in villeggiatura, attività balneari e - perché no - un bicchiere di rosé come aperitivo: l’attualità svizzera di questo mercoledì ha un sapore di vacanza.

E se preferite le passeggiate nella natura, scoprirete in questa selezione di notizie del giorno che la zecca non è l’unico animale a cui fare attenzione se tenete alla vostra salute.

Buona lettura!

Persona nell'Aar
Fare il bagno nell’Aar, come qui a Berna, è un’attività molto popolare, ma non priva di pericoli. Keystone / Anthony Anex

Le temperature estive spingono molte persone a tuffarsi in acqua per rinfrescarsi. Ma questa attività non è priva di rischi. In dodici anni, dal 2012 al 2024, 600 persone sono annegate nelle acque elvetiche, secondo le statistiche della Società Svizzera di Salvataggio, 52 lo scorso anno.

I dati mostrano che l’Aar è il corso d’acqua più letale del Paese, con 70 decessi in questo periodo di dodici anni. Dopo il fiume che attraversa la capitale Berna, sono il Lago Lemano, il Lago di Zurigo e il Reno ad aver registrato il maggior numero di annegamenti.

Le statistiche indicano inoltre che le persone tra i 20 e i 30 anni, in particolare gli uomini, sono sovrarappresentate tra le vittime. Le cause sono molteplici: sopravvalutazione delle proprie forze, tuffi in acque torbide, consumo di alcol o shock termico.

Ma attenzione, il pericolo può nascondersi anche nelle piscine, soprattutto per bambine e bambini piccoli. In un reportage, la RTS ha segnalato che nella sola piscina pubblica di Prilly (Vaud), dodici minorenni sono stati salvati dall’annegamento dall’inizio della stagione. I responsabili della piscina notano una mancanza di vigilanza da parte dei genitori, spesso troppo presi dallo smartphone.

Viticoltore
Nel Lavaux, il paesaggio magnifico non deve far dimenticare le difficoltà della professione di chi coltiva la vigna. Keystone / Jean-Christophe Bott

L’estate e le vacanze sono anche l’occasione per gli aperitivi, con un bicchiere di rosé o di vino bianco ben fresco. Il problema, almeno dal punto di vista delle viticoltrici e dei viticoltori svizzeri, è che il consumo di vino è in calo. Quello che si beve proviene sempre meno dalla produzione locale.

Di fronte a una crisi senza precedenti, lunedì si è tenuta una tavola rotonda inedita che ha riunito 150 professioniste e professionisti della viticoltura della Svizzera francese e rappresentanti del mondo politico. Il gruppo chiamato “Les raisins de la colère” (“L’uva della collera”) ha lanciato l’allarme su una situazione ritenuta insostenibile, che mette in pericolo il futuro della professione.

Il gruppo chiede un intervento dello Stato per attenuare la crisi. Tra le misure proposte: limitazione della pubblicità per i vini esteri, tassazione delle importazioni, un fondo per la promozione del vino svizzero, allentamento di vincoli ambientali o amministrativi e, soprattutto, raddoppio degli aiuti già esistenti.

Tuttavia, sembra difficile ottenere un sostegno a livello federale. La maggioranza germanofona del Parlamento è poco favorevole all’interventismo per ragioni di liberalismo e alla promozione dell’alcol per motivi di salute pubblica, ha sottolineato Jacqueline de Quattro , consigliera nazionale vodese del Partito liberale radicale (PLR, destra) .

Will Smith
Will Smith durante la sua esibizione al Gurten Festival. Keystone / Anthony Anex

Non si sa se ami il vino svizzero o tuffarsi nei fiumi, ma una cosa è certa: Will Smith sembra apprezzare la sua breve fuga di qualche giorno in Svizzera. E le rubriche di gossip della stampa locale sembrano divertirsi a seguire le peregrinazioni della star statunitense.

Will Smith non è in Svizzera per turismo, ma per lavoro. Il rapper e attore statunitense ha già partecipato sabato al Gurten Festival di Berna e si esibisce questo mercoledì al Paléo Festival di Nyon. Impegni professionali che non gli impediscono di dedicarsi ad attività più leggere, che commenta ampiamente sui social.

Seguendo i suoi canali, si è appreso che Will Smith ha apprezzato la città di Berna, il cioccolato e i paesaggi svizzeri. Ultima scoperta in ordine di tempo: un’iniziazione al corno delle Alpi a Ginevra. “Sono quasi svenuto”, ha scherzato su Instagram.

volpe
Non è la volpe a essere pericolosa, ma i suoi parassiti. Wikimedia

Trascorrere l’estate in Svizzera significa anche approfittare delle passeggiate nella natura. Ma questa attività non è priva di rischi per la salute. Si sapeva già che bisognava fare attenzione alle punture di zecca, ma ora un altro animale merita di essere trattato con una certa diffidenza: la volpe, o più precisamente i suoi parassiti.

La malattia della volpe è un’infezione causata da un parassita presente nelle feci, principalmente delle volpi, ma anche di cani e gatti. Più propriamente chiamata “echinococcosi alveolare”, questa zoonosi può colpire l’essere umano in caso di ingestione accidentale delle uova del parassita, ad esempio mangiando bacche contaminate. Il parassita infetta il fegato e può raggiungere altri organi, con esiti potenzialmente fatali dopo diversi anni.

Uno studio di sintesi pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases mostra che questa malattia è in aumento in Europa. La Svizzera è il secondo Paese più colpito del continente, dopo la Lituania. Attualmente, si registrano in media 70 diagnosi all’anno nella Confederazione.

La prevenzione è simile alle misure adottate contro la rabbia alcuni anni fa. Si consiglia in particolare di recintare bene il proprio orto per evitare l’accesso delle volpi e di lavare e cuocere accuratamente gli alimenti raccolti in natura o nel bosco. Per quanto riguarda gli animali domestici, è utile somministrare un vermifugo attivo contro il parassita.

Folla di persone, coppia forma un cuore con le mani
Keystone / Cyril Zingaro

Foto del giorno

A Nyon è tempo di Paléo. Il più grande festival musicale open air della Svizzera ha aperto ieri i battenti. Fino al 27 luglio sono attese circa 250’000 persone.

Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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