
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Quanto vi fidate del vostro programma antivirus? Alcuni
dipendenti dei servizi segreti svizzeri avrebbero collaborato troppo
strettamente con un'azienda di cybersicurezza, causando fughe di dati altamente sensibili che sarebbero poi finiti nelle mani dell’intelligence russa.
Parleremo poi dei commenti del ministro degli esteri elvetico sulla crisi umanitaria a Gaza e di come la polizia ha smantellato una rete di trafficanti di esseri umani.
Buona lettura,

Alcuni membri del team informatico dei servizi segreti svizzeri avrebbero trasmesso dati altamente sensibili agli omologhi russi.
Conoscete gli antivirus dell’azienda russa Kaspersky? Anche il team informatico del SIC si è affidato ai suoi software. Questa unità di intelligence ha il compito di respingere e indagare sui cyberattacchi. Ha anche ottenuto un discreto successo in questo campo tra il 2015 e il 2020, “guadagnandosi alta considerazione presso i servizi partner stranieri”, sottolinea una perizia esterna.
Tuttavia, per circa cinque anni, dati altamente sensibili sarebbero stati trasmessi all’intelligence russa attraverso i programmi di Kaspersky. Lo riferisce oggi la redazione investigativa di SRF che ha condotto un’ampia indagine.
Solo quando due servizi segreti amici della Svizzera hanno minacciato d’interrompere la cooperazione con il SIC, il capo dell’unità è stato licenziato. Tuttavia, ha portato con sé il suo portatile di lavoro e lo ha restituito solo in seguito, riconfigurato. Il Consiglio federale ha ora commissionato un’inchiesta amministrativa esterna sull’accaduto.

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis invita alla prudenza di fronte alla drammatica situazione di Gaza e a una visione differenziata delle responsabilità nel conflitto mediorientale. Il ticinese chiede diplomazia, pazienza e una posizione chiara nei confronti di entrambe le parti in conflitto.
Il consigliere federale Ignazio Cassis si dice preoccupato per la drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e condanna il blocco degli aiuti da parte di Israele. Allo stesso tempo, però, invita ad avere una visione differenziata: anche Hamas sta contribuendo in modo significativo all’escalation, soprattutto continuando a detenere ostaggi. Lo ha detto in due interviste a RTS e RSI.
A proposito delle recenti notizie sugli attacchi avvenuti durante la distribuzione di aiuti, il direttore del DFAE ha invitato alla cautela. Le informazioni sono contraddittorie e ogni parte sta diffondendo la propria versione. Mette quindi in guardia dall’attribuire prematuramente le colpe.
Alla domanda se la Confederazione intenda riconsiderare le sue relazioni con Israele, Cassis ha risposto che il dialogo con tutte le parti è importante per trovare una soluzione sul lungo termine. Interrompere le relazioni non sarebbe opportuno. La Svizzera punta invece sulla pazienza e sulla persuasione.

La polizia municipale di Zurigo e la procura, dopo un’indagine durata diversi mesi, hanno arrestato cinque uomini a Zurigo e a Soletta. Si presume che abbiano costretto giovani donne rumene a prostituirsi.
Gli arrestati sono cinque rumeni di età compresa tra i 29 e i 45 anni. Avrebbero reclutato giovani donne provenienti da ambienti poveri in Romania e le avrebbero costrette a prostituirsi in Svizzera, scrive 20 Minuten.
Le indagini congiunte con la polizia rumena, Europol ed Eurojust hanno portato alla luce un’estesa rete criminale. In Romania sono state effettuate perquisizioni domiciliari e arresti, scrive RTS. Le cifre divergono nelle diverse fonti: nel Paese sono state arrestate 12 o 13 persone.
In Svizzera, la polizia è riuscita a mettere in contatto 11 presunte vittime con un centro di consulenza specializzato nella tratta di esseri umani. Sarebbero state costantemente controllate dai sospettati e sottoposte a violenza e minacce.

Dopo tre anni di dibattiti, il Parlamento sta ultimando la legge d’attuazione dell’iniziativa per il divieto della pubblicità del tabacco, approvata dall’elettorato e dai Cantoni. Inoltre, saranno vietate le sigarette elettroniche usa e getta.
L’iniziativa “’Sì’ alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco” prevede il divieto di pubblicizzare i prodotti del tabacco nei festival, sui manifesti e su giornali e riviste.
Tuttavia, come scrive la Plattform J, il Parlamento non ha attuato completamente l’iniziativa. Sta cercando una “via di mezzo tra una posizione molto liberale e un divieto totale di pubblicità”.
Inoltre, dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha deciso oggi di vietare le sigarette elettroniche monouso (le cosiddette “puff”). L’80% di questi dispositivi finisce nella spazzatura o per strada. Il Governo deve ora elaborare un divieto.

Foto del giorno
Numerosi trattori si sono fermati oggi davanti a Palazzo federale a Berna. Gli agricoltori svizzeri hanno protestato presso l’Ufficio federale dell’agricoltura UFAG e il Consiglio federale chiedendo prezzi più equi da parte della grande distribuzione.
Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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