
Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
Due personalità molto diverse si sono congedate. Da un lato, Papa Francesco, la voce delle persone indifese, è morto il Lunedì di Pasqua. Dall'altro, Klaus Schwab, fondatore del Forum economico mondiale (WEF), diventato uno degli incontri più importanti per politici di alto livello e top manager, ha annunciato le sue immediate dimissioni.
E il volto di chi arriva in Svizzera in aereo potrebbe presto essere scannerizzato negli aeroporti elvetici.
Buona lettura!

In seguito alla morte di Papa Francesco, avvenuta lunedì, numerose personalità politiche e i media hanno reso omaggio a un pontefice “visionario, ambientalista” e “anti-Trump”.
Per il quotidiano La Liberté, il mondo conserverà l’immagine di un uomo “semplice, accessibile e – prudentemente – innovativo”. Ha effettivamente affrontato la piaga degli abusi sessuali, ma l’attuazione concreta è stata lenta e il Papa non si è spinto fino a riconoscere le cause sistemiche della violenza sessuale. “Per alcuni, si spinge troppo in là; per altri, fa solo le cose a metà”, scrive il giornale friburghese.
Per Le Quotidien Jurassien, la semplicità delle sue posizioni a favore degli esclusi sociali, degli omosessuali e del clima è stata un faro di speranza e di pace. Recentemente ha inviato una lettera ai vescovi statunitensi, tra cui alcuni sostenitori del presidente Trump, in cui denunciava la deportazione forzata delle persone migranti dall’America Latina.
La guardia svizzera David Geisser manterrà un ricordo particolarmente bello di Papa Francesco. Come cuoco di professione, lo zurighese, che ha lavorato diversi anni in Vaticano, ha avuto l’opportunità di partecipare alla creazione del libro di ricette “The Vatican Cookbook” e ha così ottenuto una visione esclusiva delle preferenze di Francesco in fatto di cucina. “Amava i dolci, soprattutto il dulce de leche del suo Paese, e anche la pizza”, rivela.
I cardinali inizieranno ora il conclave che culminerà con la nomina del nuovo Pontefice. Sebbene prevedere chi sarà il prossimo Papa sia spesso azzardato, alcuni nomi spiccano. Tra questi, il cardinale italiano Pietro Parolin e quello ungherese Péter Erdo. Il Vaticano potrebbe anche accogliere per la prima volta un Papa proveniente dall’Africa o dall’Asia. Si è parlato del cardinale ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson e del filippino Luis Antonio Gokim Tagle.

Gli aeroporti di Ginevra e Zurigo stanno progettando di utilizzare il riconoscimento facciale per agevolare il flusso dei passeggeri. Ma l’uso crescente di questa tecnologia, che non ha un quadro giuridico in Svizzera, solleva questioni etiche e legali.
“Il volto del passeggero diventerebbe la sua carta d’imbarco”, spiega Massimo Gentile, direttore tecnico dell’aeroporto di Ginevra. Questa tecnologia consentirebbe a chi viaggia di superare i controlli di sicurezza e di salire a bordo dell’aereo semplicemente utilizzando il proprio volto.
Attualmente il riconoscimento facciale è offerto solo all’aeroporto di Zurigo per il controllo doganale. Nel 2021, l’aeroporto di Ginevra si è dotato di apparecchi automatici per la registrazione, il controllo di sicurezza e il check-in dei bagagli che consentono il riconoscimento facciale.
Per attivare questi sistemi, tuttavia, gli scali svizzeri dovranno attendere la revisione della legge sull’aviazione, prevista al più presto per la fine del prossimo anno. Inoltre, la sfida più grande per gli aeroporti potrebbe non essere di natura legale, ma piuttosto quella di far accettare questa tecnologia alle persone.

Klaus Schwab, 87 anni, ha annunciato le sue immediate dimissioni da presidente del Consiglio di fondazione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Le accuse di sessismo, razzismo e ageismo avevano macchiato la reputazione del fondatore del WEF e del suo team di gestione nell’estate del 2024.
Secondo un comunicato stampa del WEF pubblicato lunedì, Klaus Schwab ha informato il Consiglio di amministrazione delle sue dimissioni durante una riunione straordinaria tenutasi la domenica di Pasqua. Fino a quando non verrà trovato un sostituto, il vicepresidente Peter Brabeck-Letmathe, ex presidente del Consiglio di amministrazione di Nestlé, prenderà il suo posto.
Nel maggio 2024, Schwab aveva già annunciato la sua intenzione di dimettersi dalla carica di direttore e di diventare presidente del Consiglio di fondazione. Ora si dimette da questa stessa carica, senza fornire motivazioni.
Nel luglio 2024, il Wall Street Journal aveva pubblicato un’inchiesta in cui si affermava che Schwab e il suo gruppo dirigente avevano permesso che sul posto di lavoro si sviluppasse “un’atmosfera ostile alle donne e alle persone di colore”. Le accuse si basavano su reclami interni, e-mail e interviste al personale del WEF.

Appena dimessasi dalla carica di responsabile del segretariato dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), Ariane Rustichelli, in una rubrica per Le Temps, elogia l’importanza di ascoltare le svizzere e gli svizzeri all’estero e di dare loro la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica elvetica.
Secondo Ariane Rustichelli, il legame della diaspora con la Svizzera è complesso, ma mai segnato dall’indifferenza. L’ex direttrice dell’OSE esprime quindi rammarico per il fatto che media come SWI swissinfo.ch e TV5 Monde siano a rischio, poiché essi «svolgono un ruolo preponderante nel rafforzare il senso di appartenenza e il coinvolgimento nella vita democratica svizzera».
Rustichelli torna sulla decisione di sospendere il voto elettronico nel 2018, che ha privato un numero molto elevato di persone del proprio diritto di voto. Tuttavia, «superato lo shock iniziale», la comunità si è mobilitata in gruppi di lavoro per aumentare la partecipazione politica e informare le autorità cantonali e i parlamentari federali delle proprie esigenze.
È così che è nato il progetto di elezione diretta delle rappresentanti e dei rappresentanti al Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE, spesso chiamato il “Parlamento” della Quinta Svizzera). Per Ariane Rustichelli, questo progresso dimostra la chiara volontà del CSE di svolgere pienamente il proprio ruolo di organo rappresentativo degli 823’000 svizzeri all’estero.
“Resto profondamente convinta che il nostro Paese abbia tutto da guadagnare nell’ascoltare i suoi espatriati. Sono testimoni di un mondo in continuo cambiamento, capaci di portare idee innovative e prospettive più ampie”, afferma Rustichelli.

Foto del giorno
Svizzera Turismo ha ingaggiato 11 influencer provenienti da diversi Paesi per far conoscere meglio la Svizzera al futuro pubblico europeo degli Europei femminili 2025. Lunedì si sono allenate con la commissaria tecnica della nazionale femminile, Pia Sundhage.

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative