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LHC

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Una bufera di critiche ha investito nel fine settimana la presidente della Confederazione, che ha relativizzato il tagliente discorso del vicepresidente degli Stati Uniti a Monaco.

Una bufera di altro tipo ha investito invece la nazionale svizzera di sci alpino, che ai campionati mondiali ha fatto incetta di medaglie, ma si è anche distinta per scelte stilistiche alquanto discutibili.

Le inquietudini ambientaliste per un mastodontico progetto del CERN e un verdetto attorno al tema della discriminazione completano la nostra rassegna stampa.

Buona lettura! 

Keller-Sutter
Keystone / Anthony Anex

L’intervento del vicepresidente statunitense J.D Vance alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza ha creato il malumore di molti leader europei ma, in un’intervista, la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter si è smarcata, definendo il discorso “liberale, in un senso molto svizzero”. Ecco servita la bufera mediatica del weekend.

J.D Vance ha criticato la “libertà di espressione” in “ritirata” in Europa e la politica migratoria del Vecchio continente. Ha inoltre preso di mira i partiti tedeschi che rifiutano qualsiasi alleanza con il partito di estrema destra AfD.

Dalle colonne di Le Temps, Keller-Sutter ha relativizzato le parole dell’americano. “Ha parlato di valori che dobbiamo difendere e che condividiamo, come la libertà e la possibilità per il popolo di esprimersi. È stato un appello alla democrazia diretta. Si può leggere come tale”.

Durante tutto il fine settimana, dalla stampa sono piovute critiche contro la presidente della Confederazione. “Ci isola dal nostro principale partner, l’UE”, ha dichiarato ad esempio Lisa Mazzone, presidente dei Verdi, molto preoccupata del sostegno dell’amministrazione Trump all’estrema destra europea. “Il liberalismo apprezza il valore delle istituzioni […] e non brandisce la minaccia delle tariffe doganali”, ha detto l’ex consigliere federale Pascal Couchepin, del Partito liberale radicale (PLR), a cui appartiene anche Karin Keller-Sutter.

Altre personalità del PLR difendono invece la consigliera federale. Il parlamentare Cyril Aellen giudica le affermazioni della presidente “sfumate” e “complete”. “Non ha preso posizione né per gli Stati Uniti, né per l’Europa in un contesto geopolitico complicato. Riaffermare la neutralità svizzera […] offre spazio di dialogo”, ha detto a RTS.

LHC
Keystone / Christian Beutler

Mentre è in corso lo studio di fattibilità sulla sua costruzione, Il nuovo acceleratore di particelle del CERN di Ginevra si scontra con la preoccupazione delle associazioni ambientaliste.

Lanciato nel 2014, il progetto prevede lo scavo di un tunnel transfrontaliero di 91,5 chilometri a 200 metri di profondità. Al suo interno, l’FCC (Future Circular Collider) verrà utilizzato per lo studio delle particelle subatomiche, rimpiazzando attorno al 2045 l’attuale Large Hadron Collider (LHC, nella foto).

“La costruzione del tunnel richiederà lo scavo dell’equivalente di tre piramidi di Cheope di macerie di cui non sapremo cosa fare, e comporterà la presenza di migliaia di camion sulla strada”, ha denunciato Jean-Bernard Billeter, dell’organizzazione Noé21, durante un dibattito pubblico nel Canton Ginevra organizzato da CO-CERNés Suisse, un gruppo di associazioni ambientaliste.

Queste ultime denunciano il previsto consumo di elettricità dell’FCC, pari a quello di una città di 700’000 abitanti, e l’impatto sul territorio, tra cui il rischio per le falde freatiche.

band
Keystone / Alexandra Wey

La Brasserie Lorraine di Berna non è colpevole di discriminazione razziale per aver interrotto il concerto della band reggae Lauwarm, costituita da musicisti bianchi, dopo aver ricevuto le lamentele di parte della clientela che criticava il gruppo accusandolo di appropriazione culturale. Il Tribunale regionale di Berna ha assolto oggi la gestione del bar.

La vicenda aveva fatto scorrere molto inchiostro e interrogare il pubblico sui confini della definizione di “discriminazione”.

Il collettivo che gestisce il locale alternativo si era opposto all’ordinanza della procura che gli aveva comminato una multa di 3’000 franchi.

La sanzione era stata emessa dopo la denuncia presentata dalla sezione giovanile dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) contro l’interruzione del concerto. Secondo i Giovani UDC, si trattava di una violazione della norma penale antidiscriminazione.

persone festeggiano
Keystone / Jean-Christophe Bott

Si sono conclusi ieri i Campionati del mondo di sci alpino di Saalbach, in Austria. Un’edizione che ha visto una squadra svizzera trionfante. Il successo, però, ha avuto conseguenze alquanto bizzarre sulle capigliature di molti dei protagonisti.

Una Svizzera così vincente durante l’importante appuntamento sportivo non si vedeva dai Mondiali del 1987 di Crans Montana, in Vallese, quando la squadra rossocrociata aveva vinto 14 medaglie. Quest’anno sono state 13, cinque delle quali d’oro.

I podi conquistati rischiano però di essere ricordati meno del modo in cui la squadra maschile, staff e atleti, ha deciso di festeggiare, rasandosi parte dei capelli e presentandosi alle premiazioni con un look che ha sicuramente fatto rabbrividire non poche persone. Lo spirito di squadra è anche questo.

Ora, in attesa di una ricrescita, gli occhi sono già puntati al 2027, quando i Campionati torneranno proprio a Crans Montana.

scilift
Keystone / Christian Beutler

Foto del giorno

Sembra proprio che in Svizzera ogni fazzoletto di terra sia buono per far nascere i campioni e le campionesse di sci di domani. Nella foto, il progetto artistico sangallese “Grauer Himmel” (Cielo grigio): “La più piccola stazione sciistica al mondo”.

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