
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Chi si candida a succedere a Viola Amherd? Dopo che quasi tutti i volti noti del partito del Centro si sono ritirati, oggi a mezzogiorno sembra che ci si stia avviando verso una corsa a due.
Con un programma di formazione professionale in Eritrea, la Svizzera voleva motivare il Paese dell'Africa orientale a collaborare maggiormente al rimpatrio dei richiedenti asilo respinti. Il programma non ha funzionato e il Consiglio federale lo interromperà.
Le persone provenienti dal Tibet e dalla regione cinese dello Xinjiang che vivono in Svizzera sono tenute d'occhio da Pechino. Lo dimostra un rapporto piuttosto scomodo per il Governo elvetico.
Infine, per prepararci al meglio all’inizio dei Campionati del mondo di sci alpino, che cominciano domani, diamo uno sguardo dietro le quinte della squadra svizzera e in particolare alla ditta che fornisce il materiale a Marco Odermatt.
Buona lettura!

Successione di Viola Amherd: dopo il consigliere nazionale Markus Ritter, anche Martin Pfister si è lanciato nella corsa per entrare in Consiglio federale. Lo ha annunciato il Centro, che rivendica il seggio in Governo, in una conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio.
Il termine di registrazione per i potenziali candidati del Centro alla successione alla dimissionaria Viola Amherd nel Consiglio federale è scaduto lunedì pomeriggio. Oltre al presidente dell’Unione svizzera dei contadini Markus Ritter, che ha annunciato la sua candidatura qualche giorno fa, anche il consigliere di Stato del canton Zugo Martin Pfister è ora in corsa per il seggio vacante.
L’elezione del nuovo membro del Governo nazionale avrà luogo il 12 marzo. Un fatto curioso: dopo l’annuncio, il 31 marzo, della partenza di Amherd dal Governo, praticamente tutti i grandi nomi del partito si sono ritirati dalla corsa, compreso uno dei favoriti, l’ex presidente della formazione centrista Christophe Darbellay.
La sezione ticinese del Centro ha suscitato un certo fermento oggi annunciando una conferenza stampa alle 13:00 senza specificare su cosa volesse informare il pubblico. Tuttavia, non si trattava delle elezioni del Consiglio federale.
- L’articoloCollegamento esterno di RSI

La Svizzera pone fine all’aiuto allo sviluppo in Eritrea. La Confederazione voleva migliorare le prospettive di vita e le opportunità di carriera delle giovani generazioni del Paese attraverso la formazione professionale, ma non solo.
L’obiettivo era motivare l’Eritrea a cooperare maggiormente nel settore della migrazione. In particolare, il Paese doveva collaborare meglio nel rimpatrio delle e dei richiedenti l’asilo respinti. Per raggiungere questo obiettivo, la Svizzera ha formato centinaia di giovani eritrei in diverse professioni.
A seguito di una valutazione, il Consiglio federale ha deciso di interrompere il progetto alla fine di maggio. L’Eritrea continuerà a riprendere solo le persone che rientrano volontariamente. L’approccio di utilizzare gli aiuti allo sviluppo per convincere l’Eritrea a una maggiore cooperazione politica è fallito.
Il progetto è costato complessivamente sette milioni di franchi. La decisione è stata presa indipendentemente dall’attuale serie di tagli all’aiuto allo sviluppo. Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in futuro non si esclude la possibilità di sostenere progetti più piccoli e selettivi nel Paese.
- La notiziaCollegamento esterno su RSI

Uno studio commissionato dal Consiglio federale rivela informazioni scomode sull’oppressione delle comunità uigura e tibetana da parte della Cina in Svizzera.
La ricerca, che è stata completata un anno fa, ha causato nervosismo a Berna, come riporta oggi il Tages-Anzeiger. Nello specifico, si trattava di esaminare il fenomeno dello spionaggio cinese di cui sono state vittima minoranze e membri dell’opposizione in Svizzera. Le persone colpite hanno riferito di telefonate anonime con minacce, persecuzioni da parte di sconosciuti per strada e individui che le hanno fotografate.
L’indagine è stata commissionata dal Consiglio federale a un’organizzazione esterna per conto del Parlamento. Dopo avere ricevuto il rapporto, il Governo ha richiesto modifiche che avrebbero potuto rendere “meno chiaramente visibile la portata della repressione”, scrive il quotidiano. Anche la pubblicazione è stata ritardata.
Il Governo sta tacendo per motivi economici?, si interroga il giornale. “Oltre agli interessi diplomatici, sono in gioco interessi economici tangibili: la Svizzera vuole aggiornare l’accordo di libero scambio con la Cina”, si legge.
- L’intera inchiestaCollegamento esterno sul Tages-Anzeiger
- La notizia discussaCollegamento esterno nella rassegna stampa radiofonica di RSI

Diamo ora uno sguardo all’interno della scatola degli attrezzi della stella dello sci svizzero Marco Odermatt, che finora ha dominato la stagione. Con i Campionati mondiali di sci alle porte, la pressione sul suo staff è alta.
È già l’atleta svizzero di maggior successo di tutti i tempi nello sci alpino: Marco Odermatt riuscirà a fare uno o due passi avanti ai Campionati Mondiali di Sci di Saalbach, in Austria, dal 4 al 16 febbraio 2025? Molto dipenderà dall’attrezzatura che la star dello sci e il suo team porteranno con sé.
La pressione sulla squadra di Odermatt è grande, così come le aspettative del campione del mondo in carica nella discesa libera e nello slalom gigante. 20 Minuten ha potuto parlare con il suo fornitore di attrezzature, poiché “Odi” scia con gli sci svizzeri del marchio Stöckli.
Ogni dettaglio è importante nelle gare, dice Marc Gisin, responsabile delle gare per Stöckli e fratello delle sorelle sciatrici Michelle e Dominique Gisin. Il personale di servizio porta con sé non meno di 45 paia di sci a Saalbach per Odermatt, oltre a sei paia di scarponi da sci. In questo modo il campione dovrebbe essere equipaggiato per qualsiasi situazione meteorologica.
- Maggiori dettagliCollegamento esterno nel servizio di 20 Minuten

Foto del giorno
Costumi tradizionali alla “Chrienser Bögge Triibe” di sabato a Kriens, nel canton Lucerna, riuniti per celebrare l’inizio del carnevale. Con quasi 30’000 abitanti, Kriens è la seconda città più grande del Cantone.
Tradotto con l’aiuto di Deepl/Zz

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative