A Berna, dove sono in corso i lavori parlamentari, il Consiglio nazionale affronta l’inasprimento della legge sui lavoratori distaccati, che prevede pene più severe per le imprese che non rispettano le condizioni lavorative e salariali minimi.
Il progetto del Consiglio federale (governo) innalza le sanzioni massime da 5mila a 30mila franchi e contempla la possibilità di pronunciare un divieto di operare in Svizzera da uno a cinque anni.
Si intende così rafforzare l’effetto deterrente della sanzione per le numerose imprese estere che inviano lavoratori distaccati nella Confederazione. Il progetto governativo, già approvato dalla commissione preparatoria del Nazionale, è sostenuto dalla deputazione ticinese.
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