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Non è il lupo a minacciare le pecore

Depositata petizione a tutela dei predatori che non godono dell'apprezzamento degli allevatori e di alcune autorità cantonali

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 novembre 2015 minuti

Non è il lupo il vero nemico delle pecore ma l'incuria dell'uomo. A dirlo è la Protezione svizzera degli animali che ha consegnato a Berna una petizione corredata di 25'000 firme con cui si chiedono alla Confederazione misure per proteggere meglio le greggi al pascolo.

Le statistiche indicano che dei circa 200'000 ovini che vengono fatti pascolare in montagna nel periodo estivo, 4'000 periscono generalmente per malattie o incidenti, come cadute dai dirupi. Di esse solo 200, vale a dire il 5 per cento, subiscono attacchi letali da lupi o altri predatori.

Per questo motivo, sostengono i promotori, è sbagliato mettere in competizione il lupo con le pecore e soprattutto risulta insensato revocare la protezione dei predatori a tutela degli ovini che, come sembra, sono minacciati da altri fattori. In molti cantoni i guardacaccia vengono autorizzati ad abbattere i lupi che compiono numerose razzie di bestiame.

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