La baby finestra del Lindenhofspitals nel Canton Berna.
keystone
La piccola è stata riposta nella notte fra mercoledì e giovedì nella "baby finestra" dell'Ospedale cantonale di Olten (Soletta). La neonata è in perfetta salute, precisa il nosocomio in una nota odierna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Keystone-ATS
La neonata resterà in ospedale per ulteriori accertamenti medici, viene aggiunto nel comunicato. Poi sarà data temporaneamente in affido.
Secondo Dominik Müggler, il promotore in Svizzera delle “baby finestre”, si tratta del 30esimo neonato adagiato in questi appositi sportelli, dove si possono lasciare i bambini nell’anonimato. Essi sono stati introdotti nella Confederazione oltre 20 anni fa: il primo fu inaugurato nel 2001 ad Einsiedeln.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La differenza tra abbandonare il proprio bebè a lasciarlo alle cure di un ospedale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il caso di un bimbo affidato a una clinica milanese è rimbalzato su tutti i siti. La situazione dei parti anonimi e delle baby finestre in Svizzera.
“Sempre più bambini vengono messi in una ‘baby finestra’ anziché abbandonati o addirittura uccisi”, afferma, citato nella nota, Müggler.
Questo strumento offre alle madri che si trovano in situazioni di estrema emergenza la possibilità di affidare il proprio neonato a cure mediche sicure.
Secondo le statistiche, circa la metà delle madri si fa avanti dopo aver lasciato il bimbo, sia per sapere come sta, sia per fornirgli informazioni sull’identità dei suoi genitori. Finora, in sei casi i genitori hanno chiesto di riavere indietro e ottenuto il proprio figlio.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Attive da 20 anni le “baby finestre” in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Vent’anni fa l’ospedale regionale di Einsiedeln, nel canton Svitto, ha aperto il primo “sportello per neonati” in Svizzera.
Nuovi dazi statunitensi, l’economia elvetica è dentro fino al collo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La vertenza globale sui dazi è in pieno svolgimento e l'economia svizzera ci è dentro fino al collo: da domani i prodotti "made in Switzerland” saranno soggetti a un'imposizione del 31% negli Stati Uniti.
Casa in proprietà sempre più cara, si cerca investimento stabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il prezzo di un alloggio in proprietà continua a salire decisamente in Svizzera, anche sulla scia della ricerca di investimenti stabili.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo due anni eccezionali, nel 2024 la frequentazione delle capanne elvetiche è calata. Ciò è dovuto a una stagione estiva relativamente breve, spiega oggi il Club alpino svizzero (CAS).
McDonald’s si espande in Svizzera e vuole crescere ancora
Questo contenuto è stato pubblicato al
McDonald's vuole rafforzare ulteriormente la sua presenza in Svizzera, accelerando la sua espansione: fino al 2026 saranno investiti 250 milioni di franchi nella costruzione di nuovi ristoranti e nell'ammodernamento di quelli esistenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per intervenire in modo più efficace, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ha bisogno di nuove competenze e strumenti più estesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si andrà probabilmente a votare sulla legge che introduce in Svizzera l'identità elettronica (ID-e). Il comitato promotore del referendum ha annunciato lunedì ai media di aver raccolto oltre 60 mila firme, che dovranno tuttavia ancora essere certificate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle due giornate di venerdì e di oggi i mercati azionari globali - Svizzera compresa - sono crollati sotto l'impatto dei dazi imposti dal presidente americano Donald Trump al resto del mondo e delle annunciate ritorsioni cinesi.
I sindacati chiedono giornate più brevi per chi lavora nell’edilizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavoratori dell'edilizia hanno bisogno di giornate più brevi. Lunedì i sindacati hanno chiesto un miglioramento delle condizioni di lavoro, attualmente incompatibili con la vita familiare. Manifestazioni sono previste a Zurigo e Losanna il prossimo 17 maggio.
PFAS nei laghi romandi, persici e coregoni OK, trote e lucci no
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei laghi della Romandia, la concentrazione delle sostanze inquinanti perenni PFAS nei pesci persici e coregoni è al di sotto dei livelli fissati dal nuovo diritto federale; nelle trote e nei lucci invece è sovente superiore.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.