La televisione svizzera per l’Italia

Negoziati con l’UE: “Necessarie garanzie per proteggere i salari”

pierre-yves maillard
Il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard. ©keystone/peter Schneider

L'Unione sindacale svizzera (USS) sostiene il progetto di mandato negoziale con l'UE presentato dal Governo a dicembre. Chiede però garanzie sulla protezione dei salari e sui servizi pubblici nei settori dei trasporti e dell'elettricità.

L’USS “si impegna per una Svizzera sociale e aperta e riconosce l’importanza dell’Unione Europea per lo sviluppo pacifico e la cooperazione nel continente”, si legge in un comunicato diramato giovedì. Ritiene però che siano necessarie garanzie per la protezione dei salari che vadano oltre le eccezioni negoziate finora.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, l’USS ritiene che le spese professionali, il divieto di offrire servizi e la cauzione richiedano garanzie che vanno oltre le eccezioni finora negoziate nel documento di “intesa comune”. In primo luogo, per queste misure è necessario ottenere il riconoscimento di eccezioni non solo al principio dell’adozione dinamica del nuovo diritto europeo, ma anche alla giurisdizione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

+ Il Governo svizzero adotta il mandato negoziale con l’UE

Rischio di dumping elevato in Svizzera

La Svizzera ha bisogno della migliore protezione possibile dei salari, non solo perché il mercato del lavoro elvetico è uno dei più aperti, ma anche perché il rischio di pressione sugli stipendi è particolarmente elevato, visto che le retribuzioni sono più elevate. L’USS chiede di non adottare le norme europee sulle spese lavorative, di mantenere il divieto di offrire servizi e il sistema delle cauzioni.

Inoltre, la Corte di giustizia dell’UE (CGUE) non deve essere autorizzata a decidere sulle eccezioni. Nella lotta contro i “falsi lavoratori autonomi”, deve essere possibile mantenere gli obblighi di documentazione come sono oggi o svilupparli ulteriormente, senza che la CGUE possa esercitare un controllo in questo settore o che la Confederazione debba adottare future disposizioni europee.

L’USS chiede inoltre miglioramenti anche in Svizzera per quanto riguarda la dichiarazione di obbligatorietà generale dei contratti collettivi di lavoro (CCL) e la regolamentazione dell’impiego temporaneo. L’USS sottolinea che con l’apertura del mercato, quest’ultimo è quintuplicato, soprattutto perché è stato aperto ai lavoratori con permessi di breve durata e ai frontalieri, “un fenomeno incoraggiato anche dall’interpretazione generosa della legge da parte di alcuni cantoni”.

Nel settore dell’elettricità, l’USS è favorevole a un accordo che preveda l’integrazione della Svizzera nella rete europea ad alta tensione. Si oppone, invece, alla piena integrazione, e in particolare all’apertura totale del mercato, che “non è garanzia di prezzi più bassi” ed è, infine, per una fornitura di base protetta di elettricità a basso costo.

L’USS si oppone anche alla liberalizzazione del trasporto ferroviario internazionale di passeggeri. A suo avviso, le conseguenze negative sono l’erosione del trasporto nazionale, l’insufficiente garanzia di condizioni eccezionali, il rischio di cabotaggio e il dumping dei prezzi. In questi due settori chiede accordi di cooperazione anziché accordi di accesso al mercato.

Sostegno ai negoziati anche da Economiesuisse

Chiamati ad esprimersi sul mandato negoziale con l’UE, anche i membri della più importante organizzazione ombrello dell’economia svizzera si sono espressi unanimemente a favore, ha sottolineato giovedì a Berna la direttrice di Economiasuisse Monika Rühl.

“Dopo intense discussioni esplorative, abbiamo ora un mandato negoziale solido”, ha aggiunto il presidente Christoph Mäder. Secondo l’organizzazione imprenditoriale, la Svizzera dovrebbe avviare i negoziati “ora” e presentare al Parlamento un pacchetto “convincente”.

Monika Rühl ritiene che il Governo dovrà negoziare “con fermezza” con Bruxelles. L’associazione non vuole che la direttiva sulla cittadinanza europea vada oltre il mercato del lavoro, per evitare che “l’immigrazione [nella Confederazione] abbia come obiettivo di poter far capo alle assicurazioni sociali”. A suo avviso, inoltre, la protezione dei salari è garantita.

Economiesuisse accoglie con favore anche la proposta di una procedura di risoluzione delle controversie. Sebbene questa soluzione sia stata criticata, la situazione attuale è “molto più delicata”, poiché l’UE sta già adottando misure unilaterali, come dimostra l’esempio del programma di ricerca Horizon Europe, da cui la Svizzera è esclusa.

L’introduzione di una procedura stabilita darà a ciascun partner gli stessi diritti e obblighi. Inoltre, la creazione di un tribunale arbitrale congiunto consentirà alla Confederazione di far valere i propri interessi in sede giudiziaria, ha rilevato Monika Rühl.

Attualità

regina elisabetta

Altri sviluppi

Reali in visita in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Museo nazionale svizzero di Zurigo presenta da venerdì un'esposizione sui rapporti fra i monarchi mondiali e la Svizzera.

Di più Reali in visita in Svizzera
pannelli solari

Altri sviluppi

Energie rinnovabili, Svizzera agli ultimi posti in Europa

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera è al 22esimo posto su 28 Paesi europei in termini di sviluppo della produzione di energia solare ed eolica. Tenendo conto solo di otto Paesi vicini, la Confederazione è penultima, osserva la Fondazione Svizzera per l'Energia (SES).

Di più Energie rinnovabili, Svizzera agli ultimi posti in Europa
Ignazio Cassis

Altri sviluppi

Cassis chiede a Israele più aiuti a Gaza

Questo contenuto è stato pubblicato al Ignazio Cassis chiede a Israele di garantire maggiori aiuti alla Striscia di Gaza. Al termine della sua visita lampo in Medio Oriente, il consigliere federale ritiene inoltre che il riconoscimento di uno Stato palestinese sia prematuro, ma che "un giorno" arriverà.

Di più Cassis chiede a Israele più aiuti a Gaza
adler

Altri sviluppi

Identificate le ultime vittime dell’incidente di montagna a Zermatt

Questo contenuto è stato pubblicato al Le ultime vittime trovate sul ghiacciaio dell'Adler, vicino a Zermatt (VS), il 24 maggio, sono state formalmente identificate. Si tratta di due uomini di 34 anni di nazionalità tedesca, ha dichiarato mercoledì la polizia vallesana.

Di più Identificate le ultime vittime dell’incidente di montagna a Zermatt
La stretta di mano tra Ignazio Cassis e Gideon Sa'ar.

Altri sviluppi

Cassis incontra il suo omologo israeliano

Questo contenuto è stato pubblicato al Ignazio Cassis ha incontrato oggi a Gerusalemme il suo omologo israeliano Gideon Sa'ar. In precedenza aveva avuto un colloquio con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa per valutare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese in futuro.

Di più Cassis incontra il suo omologo israeliano
schermata sito blick

Altri sviluppi

Ringier presenta denuncia penale per pubblicità false

Questo contenuto è stato pubblicato al La casa editrice Ringier ha presentato una denuncia penale contro ignoti al Ministero pubblico della Confederazione a causa di inserzioni pubblicitarie false circolate su social media come Meta e X.

Di più Ringier presenta denuncia penale per pubblicità false
Thierry Burkhart

Altri sviluppi

Per gli Stati le esportazioni di materiale bellico vanno facilitate

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esportazione di materiale bellico verso alcuni Paesi NATO e europei va resa più facile. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati approvando - con 31 voti contro 11 e una astensione - una revisione della Legge federale sul materiale bellico (LMB).

Di più Per gli Stati le esportazioni di materiale bellico vanno facilitate
dipinto Le Chemin des Bois à Ville-d'Avary"

Altri sviluppi

Il Kunstmuseum di Berna rinuncia a un dipinto di Alfred Sisley

Questo contenuto è stato pubblicato al In seguito ai risultati di una ricerca sulla provenienza, il Kunstmuseum di Berna rinuncia alla proprietà di un'opera del pittore inglese Alfred Sisley. Gli eredi dell'imprenditore ebreo Carl Sachs, perseguitato dai nazisti, avevano rivendicato il dipinto.

Di più Il Kunstmuseum di Berna rinuncia a un dipinto di Alfred Sisley

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR