Tra tre mesi sarà spenta la più vecchia centrale nucleare svizzera
Sta procedendo come previsto la lunga procedura per lo spegnimento, il prossimo 20 dicembre, della centrale nucleare di Mühleberg, nel Canton Berna, uno dei più vecchi reattori atomici in attività.
I responsabili del gruppo energetico BKW hanno illustrato venerdì i dettagli dell'operazione, la prima di questo genere su territorio elvetico, che è destinata ad avere un seguito in considerazione della totale uscita del paese dal nucleare decisa dalle autorità federali.
A partire dall'una del 20 dicembre (inizialmente era previsto il 12 dicembre) sarà ridotta la potenza dell'impianto e alle 12.30 dello stesso giorno i tecnici schiacceranno i due pulsanti che disattiveranno il reattore. Gli interventi di smantellamento della centrale (turbine, generatori e circuiti di preriscaldamento) si protrarranno dal 6 gennaio al mese di ottobre del prossimo anno mentre il combustibile nucleare sarà rimosso nel 2024.
La radioattività sul sito, ha precisato sempre la BKW, sarà eliminata nel 2031 e dal 2034 l'area potrà essere destinata ad altri usi. Ma già a tre mesi dallo spegnimento nella zona circostante al reattore le radiazioni nucleari saranno un millesimo rispetto a quelle attuali.
Ingenti i costi di smantellamento della centrale, stimati in 927 milioni di franchi, cui si dovranno aggiungere 1,43 miliardi connessi con la gestione delle scorie radioattive, che saranno presi integralmente a carico dalla società elettrica.
Sul piano sociale non dovrebbero esserci particolari scossoni per i circa trecento dipendenti, hanno assicurato alla BKW. Il personale sarà impiegato nei lavori di smantellamento, che dureranno una quindicina di anni, e le persone che andranno in pensione non saranno rimpiazzate.
Con la disattivazione di Mühleberg, che fornisce il 25% dell'energia della BKW, l'azienda bernese intende aumentare gli investimenti in energia eolica prodotta all'estero.
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