La televisione svizzera per l’Italia

I PFAS nell’ambiente sono più diffusi del previsto

provette contenenti campioni di acque
Tracce di PFAS sono state trovate anche nell'acqua potabile. KEYSTONE/Copyright 2024 The Associated Press. All rights reserved

Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Nature GeoscienceCollegamento esterno ha rivelato che i PFAS - le microparticelle sintetiche presenti in innumerevoli prodotti di uso quotidiano - sono molto più diffusi nell'ambiente di quanto non si pensasse sinora. Anche in Svizzera.

Secondo un recente studio internazionale, la diffusione dei PFAS (acronimo che sta per “sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate) è stata finora sottovalutata. Di conseguenza, potrebbe essere stato sottostimato anche il rischio per la salute. Quest’ultimo aspetto, è ancora al centro di numerose ricerche, ma si ipotizzano già effetti negativi come danni al fegato, malattie della tiroide o tumori.

Contenuto esterno

Queste microparticelle sintetiche sono praticamente onnipresenti in tutti gli ambiti della nostra vita poiché si trovano, per fare solo alcuni esempi, nei teli ignifughi, nei tessuti idrorepellenti, nelle padelle antiaderenti o ancora nelle creme per il viso o negli spray. Ne esistono 14’000 tipi differenti, ma sono solo due quelli finora messi al bando. I PFAS, una volta che finiscono nell’ambiente, rimangono nel terreno per secoli, se non addirittura millenni. Ricercatori e ricercatrici dell’Università di Sydney sono giunti a questa conclusione analizzando circa 45’000 campioni provenienti da terreni e acque sotterranee di tutto il mondo. Il team ha poi mappato le zone in cui sono stati registrati i valori più alti. Tra queste anche la Svizzera, dove tuttavia negli ultimi anni il valore massimo previsto dalla legge sarebbe stato superato una volta sola, nel Mendrisiotto.

La quantità maggiore di PFAS si trova nei Paesi più industrializzati.
La quantità maggiore di PFAS si trova nei Paesi più industrializzati. nature.com

Uno degli aspetti più discussi è proprio quello dei valori limite. Questi – e le normative che li riguardano – variano da Paese a Paese, il che non fa che complicare la lotta a queste sostanze nocive. A questo proposito, proprio da inizio 2024 la Svizzera ha iniziato ad adattarsi – in alcuni casi – ai limiti imposti a livello europeo, più restrittivi rispetto a quelli elvetici.

Anni di ricerca per trovare una soluzione su grande scala

Si stanno ora studiando in tutto il mondo nuovi materiali che possano andare a rimpiazzare l’uso dei PFAS nocivi. Come in Ticino, dove a occuparsene è anche Andrea Castrovinci, professore in Materiali polimerici presso la Scuola universitaria della Svizzera italiana (SUPSI). Nel suo laboratorio si lavorasul nanocoating, ossia l’impermeabilizzazione superficiale dei tessuti.

Cambiamenti di rotta che non sono solo necessari, ma che sono anche nell’interesse delle industrie come spiega Castrovinci ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI: “Molte aziende ci hanno contattati perché vogliono implementare [il nanocoating] nei loro prodotti”.

+++ “Dobbiamo sfatare il mito dei composti chimici perenni indispensabili”

I tempi affinché le alternative arrivino sul mercato a grande scala sono però ancora lunghi. Alcune soluzioni puntuali ci sono già, prosegue lo studioso, ma si tratta di mercati di nicchia. Ci vorranno però ancora anni di ricerche per poter sostituire “con qualcosa di altrettanto valido” la grande vastità di prodotti dove vengono utilizzati i PFAS.

L’unica cosa che le consumatrici e i consumatori, nel loro piccolo, possono già fare è di scegliere di acquistare i prodotti che riportano la dicitura ‘Privo di PFAS’, spiega Castrovinci. Per tutelare la propria salute, ma anche per inviare un chiaro segnale all’industria.

Contenuto esterno

Attualità

smartphone

Altri sviluppi

In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli Svizzeri voteranno ancora una volta sull'identità elettronica (e-ID). Il comitato referendario "Legge sull'e-ID No" ha consegnato oggi 63'000 firme alla Cancelleria federale.

Di più In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica
avviso di fallimento su una porta

Altri sviluppi

Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino

Questo contenuto è stato pubblicato al Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).

Di più Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino
operaio nel deposito

Altri sviluppi

Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz

Questo contenuto è stato pubblicato al Scavi esplorativi e indagini tecniche dell'ex deposito di munizioni di Mitholz (canton Berna), esploso nel 1947, confermano la tendenza alla riduzione dei rischi nelle operazioni di sgombero del materiale bellico.

Di più Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz
auto coperta di neve

Altri sviluppi

Maltempo in Vallese: chiuse strade e ferrovie

Questo contenuto è stato pubblicato al In seguito alle forti precipitazioni che da ieri sera si abbattono sul versante meridionale delle Alpi vallesane, le autorità di Sion hanno deciso la chiusura preventiva di alcune strade, in particolare quella della valle di Saas.

Di più Maltempo in Vallese: chiuse strade e ferrovie
bambini africani in fila indiana

Altri sviluppi

Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Consiglio federale ha deciso oggi di destinare quasi 250 milioni di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).

Di più Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR