Covid, stop ai congedi per le reclute svizzere
L'Esercito svizzero ha imposto mercoledì un divieto di congedo nelle ultime due settimane di scuola reclute, l'addestramento di base dei militari di leva. In questo modo si vogliono evitare ulteriori casi di contagio da coronavirus nelle caserme. I corsi di ripetizione [formazione ulteriore delle truppe] e i quadri superiori non sono invece interessati dal provvedimento.
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Il divieto di accordare congedi individuali alle reclute -o lasciarle rincasare nel fine settimana- resterà in vigore fino a fine ottobre, ha confermato mercoledì all’agenzia Keystone-ATS il portavoce dell’esercito Daniel Reist, dopo un’indiscrezione di blick.ch.
Fra i militi svizzeri si contano attualmente 24 contagi da Covid-19 e tutte le infezioni sono da ricollegare all’esterno: internamente all’esercito non sono emersi focolai. Non si vuole correre il rischio che questo cambi, ha spiegato l’addetto stampa, così da portare a termine senza intoppi le scuole reclute.
Intanto, a livello nazionale si sono registrati 2’823 contagi in ventiquattr’ore, per un tasso di positività del 13,6% sul totale dei tamponi effettuati. Si contano anche 8 morti e 57 nuove ospedalizzazioni.
È arrivata inoltre la notizia del primo membro del governo in quarantena. Si tratterebbe del consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.
Secondo diversi media, il ministro -61 anni- sarebbe stato in stretto contatto con una persona positiva al coronavirus e per questo rimarrà dieci giorni in isolamento.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 14.10.2020)
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