Meno libertà di stampa nel mondo
Svizzera settima nella classifica di Reporters sans frontières, perché peggiorano gli altri - Italia 77esima
La classifica 2016 della libertà di stampa nel mondo, pubblicata da Reporters sans frontières, vede la Svizzera passare dal 20mo al 7mo rango ma non tanto per meriti propri, quanto per l’evoluzione negativa di altri paesi, in un contesto che nel suo complesso si è degradato. La graduatoria rivela “l’intensità degli attacchi di Stati, ideologie e interessi privati contro l’indipendenza del giornalismo”, si legge in un comunicato dell’organizzazione.
L’Italia invece, dove l’organizzazione sottolinea che vi sono “problemi sensibili”, perde quattro posizioni, passando dal 73esimo al 77esimo posto.
In testa figura la Finlandia, davanti a Paesi Bassi e Norvegia, mentre l’indice regionale vede l’Europa sopravanzare nettamente l’Africa, che per la prima volta scavalca il continente americano.
Nel capitolo dei cambiamenti significativi, si evidenziano i grandi progressi dellaTunisia e dell’Ucraina, per la relativa tregua nel conflitto, mentre peggiore la situazione in Polonia, dove il Governo ultraconservatore ha operato una stretta sui media, in Tagikistan, dove il regime ha subito una deriva autoritaria, e in Brunei, per l’imposizione della sharia. Gli ultimi tre ranghi restano appannaggio diTurkmenistan, Corea del Nord ed Eritrea.
ATS/RSInewsCollegamento esterno
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