McDonald’s si espande in Svizzera e vuole crescere ancora
Il 90% dei ristoranti McDonald's in Svizzera è gestito da imprenditori locali in base a contratti di licenza.
Keystone-SDA
McDonald's vuole rafforzare ulteriormente la sua presenza in Svizzera, accelerando la sua espansione: fino al 2026 saranno investiti 250 milioni di franchi nella costruzione di nuovi ristoranti e nell'ammodernamento di quelli esistenti.
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L’anno scorso sono state inaugurate cinque nuove strutture nei cantoni di Berna, Ginevra, Zugo e Turgovia, ha indicato oggi la filiale elvetica del colosso americano della ristorazione rapida. “Le nostre ospiti e i nostri ospiti amano i ristoranti moderni e per offrire loro un’esperienza gastronomica entusiasmante anche nel 2025 apriremo nuovi ristoranti e rimoderneremo i locali esistenti”, afferma la direttrice della società, Lara Skripitsky, citata in un comunicato.
“Siamo stati pionieri nel settore dei burger e abbiamo conquistato il cuore dei nostri clienti: da quasi mezzo secolo, ascoltiamo i loro gusti e offriamo loro i prodotti che amano”, aggiunge la dirigente in carica dal luglio 2023.
I grandi classici dell’impresa, come il Big Mac e il Cheeseburger, rimangono molto amati. Allo stesso tempo però, quasi un burger su tre è oggi a base di carne di pollo. Vi è inoltre anche una domanda di prodotti vegetariani: un burger di pollo su sette viene ordinato nella sua alternativa vegetariana.
Nella Confederazione McDonald’s si affida a fornitori di lunga data come Bell, Fortisa, Frigemo, Eisberg, Emmi e Ospelt, nonché a 6400 aziende agricole svizzere. Nel 2024 l’impresa ha acquistato alimenti per un valore pari a 235 milioni di franchi, oltre l’85% dei quali provenienti da partner elvetici.
Oltre che al servizio McDelivery, un numero sempre maggiore di clienti ricorre all’applicazione McDonald’s. “La nostra app viene utilizzata ogni quattro ordinazioni: per ordinare e pagare, per approfittare delle offerte, raccogliere e riscattare punti, come pure ottenere prodotti gratuiti o articoli per appassionati”, spiega Skripitsky.
La direttrice è in realtà responsabile di una rete di piccole e medie imprese (PMI), poiché circa il 90% dei ristoranti McDonald’s in Svizzera è gestito da imprenditori locali in base a contratti di licenza. Complessivamente l’organico comprende 8300 dipendenti. La percentuale di donne nel management, sia dei ristoranti, sia nella sede centrale, è pari al 60%. “Insieme ai nostri licenziatari formiamo apprendisti in gastronomia standardizzata, contribuendo così a combattere la carenza di personale qualificato nel settore della ristorazione”, aggiunge Skripitsky.
La catena McDonald’s ha le sue origini nel ristorante aperto nel 1940 a San Bernardino (California) dai fratelli Richard e Maurice McDonald, che poi ha dato luogo a un sistema di franchising che è arrivato a interessare l’intero pianeta. In Svizzera il primo punto di ristoro è stato aperto nel 1976 a Ginevra. In Ticino McDonald’s è sbarcato solo nel 1993, ma il concetto di fast food era noto da tempo: il Burger King di Lugano è stato infatti aperto nel 1981, primo in Svizzera per tale catena.
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