Martin Pfister non esclude un nuovo voto sugli F-35

La possibilità di una nuova votazione sugli F-35 e le preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale sono stati al centro delle dichiarazioni del consigliere federale Martin Pfister, che ha anche aperto alla leva obbligatoria per le donne.
Una nuova votazione sugli F-35 sarebbe “in linea di principio possibile”, ritiene Martin Pfister. Il ministro elvetico della difesa non esclude che la questione possa essere nuovamente sollevata in sede di valutazione complessiva.
In quel caso, si dovrà valutare se sia necessario consultare ancora la popolazione, ha dichiarato mercoledì sera il consigliere federale zughese alla televisione svizzero-tedesca SRF. In fin dei conti, il modo di affrontare la questione è una decisione politica. Non sarebbe invece giusto sottoporre alla popolazione ogni acquisto di velivoli militari.
Dal punto di vista giuridico, non è necessario sottoporre a votazione un credito supplementare. Il Consiglio federale si è espresso contro un referendum sui costi aggiuntivi legati agli F-35, poiché la legge non contempla un referendum finanziario, ha sottolineato Pfister.
Una guerra ibrida
Il consigliere federale si è detto inoltre preoccupato per la recente paralisi degli aeroporti di Copenaghen e Oslo a causa di possibili droni. Simili incidenti riguardano tutta l’Europa, e quindi anche la Svizzera, ha affermato, parlando di guerra ibrida.
È un dato di fatto che la Svizzera al momento non disponga di mezzi, o ne abbia solo di limitati, per difendersi da simili attacchi, ha detto. A suo avviso, è suo dovere sviluppare con la massima urgenza le capacità per far fronte a tali minacce.
Per il momento, il ministro della difesa non considera che un attacco contro Basilea o Ginevra costituisca uno scenario credibile. Ma non si può escludere che la situazione cambi nei prossimi anni. La società e le infrastrutture elvetiche sono fondamentalmente vulnerabili.
Martin Pfister si è inoltre detto favorevole all’estensione dell’obbligo di leva anche alle donne. Tuttavia, al momento l’esercito non ha bisogno di più personale. L’effettivo di 140’000 persone è sufficiente, ha spiegato il ministro del Centro.
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