Manifestazioni studentesche in diverse città svizzere contro tagli

Studenti e ricercatori si sono mobilitati mercoledì in tutta la Svizzera contro i tagli previsti nel settore della formazione e della ricerca, con manifestazioni in diverse città e una grande dimostrazione a Berna, mentre cresce la preoccupazione per le ripercussioni sulla qualità dell’insegnamento e sull’accesso equo agli studi universitari.
Giornata di manifestazioni studentesche mercoledì in Svizzera per protestare contro i tagli della Confederazione nel settore della ricerca e della formazione. Alle 17.00 è stata organizzata una grande dimostrazione in Piazza federale a Berna.
La protesta che riunisce studenti e ricercatori è stata organizzata dall’Unione svizzera degli universitari e delle universitarie (USU) e ha l’appoggio di sindacati. Azioni sono state programmate – oltre che a Berna – a Zurigo, Basilea, Lucerna, Losanna, Ginevra e Neuchâtel. Nel pomeriggio è stata inoltre consegnata alla Cancelleria federale una petizione corredata da 35’000 firme.
A Losanna circa 150 studenti, secondo Keystone-ATS, hanno manifestato sul mezzogiorno sul campus universitario contro i risparmi della Confederazione ma anche del Cantone. Il preventivo 2026 presentato una settimana fa dal Consiglio di Stato prevede tagli per 20 milioni di franchi per l’UNIL.
Le economie rappresentano una riduzione di circa il 7% del budget dell’ateneo: ne conseguirà “un indebolimento della ricerca, un degrado della qualità dell’insegnamento e della reputazione dell’UNIL in Svizzera e al di fuori”, secondo la federazione delle associazioni degli studenti dell’Università di Losanna e i sindacati vodesi, i quali lanciano un appello al Gran consiglio a respingere i tagli proposti dal Governo cantonale.
Studenti e ricercatori si sono riuniti a metà giornata anche nel centro di Zurigo. I risparmi nella ricerca e nella formazione minacciano la Svizzera quale piazza scientifica, secondo il Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP). Esse rischiano di comportare il raddoppio delle tasse d’iscrizione, cosa che limiterebbe l’accesso alle alte scuole alle persone privilegiate.
A Friburgo si è tenuta invece una giornata di sciopero dei dipendenti del settore pubblico e parapubblico contro il programma cantonale di risanamento delle finanze (PAFE). Alla locale università la mobilitazione – organizzata dai sindacati e organizzazioni del personale – ha coinvolto anche gli studenti.
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