Mandato d’arresto svizzero per lo zio di Bashar al-Assad
Al-Assad nel suo esilio spagnolo nel 2005.
Ap2005
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Un anno fa, il Tribunale penale federale (TPF) ha emesso un mandato di ricerca internazionale nei confronti di Rifaat al-Assad, zio dell’attuale presidente siriano, per crimini di guerra commessi nel 1982.
La sentenza del TPF è stata pubblicata mercoledì, un anno dopo che la Corte aveva ordinato all’Ufficio federale di giustizia di diramare una domanda di arresto ed estradizione nei confronti di al-Assad.
La richiesta è stata mantenuta segreta per evitare che Rifaat al-Assad potesse eludere il mandato di ricerca internazionale.
Il TPF è giunto alla conclusione che il perseguimento in Svizzera dello zio dell’attuale presidente è giustificato dal fatto che nel 2013 il Ministero pubblico della Confederazione aveva avviato delle indagini durante il soggiorno in un albergo ginevrino di Rifaat al-Assad. Secondo la Corte, ciò è sufficiente a determinare la giurisdizione svizzera per perseguire i crimini di guerra, nonché rende possibile la diramazione di un mandato di ricerca internazionale, che è uno dei mezzi necessari per condurre le inchieste penali.
Il 13 settembre 2013, l’organizzazione non statale Trial International aveva presentato una denuncia contro Rifaat al-Assad per il massacro di Hama del 1982: in questa occasione egli era a capo delle forze armate siriane, accusate di aver compiuto numerose atrocità e massacri durante la riconquista della città ai danni degli insorti, i Fratelli musulmani.
Rifaat al-Assad, che compirà 86 anni il 22 agosto, è fuggito dalla Siria nel 1984 a seguito di un colpo di Stato, fallito, contro il fratello, all’epoca presidente. Tra i vari Paesi, ha vissuto in Russia e in Svizzera, prima di stabilirsi in Francia. Condannato dai tribunali francesi a 4 anni di reclusione per riciclaggio di denaro, ha lasciato la Francia nell’ottobre 2021 per tornare in Siria.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.
L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.
I ghiacciai svizzeri hanno perso la massa accumulata durante l’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo le prime stime, la neve e il ghiaccio accumulati dai ghiacciai svizzeri durante l'inverno si sono ormai sciolti. Da venerdì hanno continuato a perdere massa.
Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.