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Mancato rispetto della quarantena, verso un’ondata di risarcimenti?

Tavolini
Nel canton Soletta in centinaia sono stati obbligati alla quarantena a causa di due persone che, pur sapendosi positive al coronavirus, sono andate in locali affollati. RSI-SWI

Centinaia di persone in quarantena a causa di chi è uscito a festeggiare nonostante sapesse di essere positivo. È successo nel cantone Soletta e oltre alla multa, i responsabili rischiano ora conseguenze molto più pesanti.

Dieci giorni fa una ragazza è uscita a festeggiare la sera a Grenchen, nel cantone Soletta. Questo nonostante sapesse di aver contratto il coronavirus. Risultato: quasi 300 persone in quarantena e una discoteca chiusa.

Sempre nella stessa località, il gerente di un bar si è recato nel locale affollato lo scorso sabato. Anche lui aveva contratto il covid e ne era cosciente.

Ai due verrà inflitta una multa fino a 10’000 franchi, come previsto dalla legge sulla pandemia. Nei loro confronti è scattata anche una denuncia penale.

Secondo Eva Maria Belser, giurista dell’Università di Friburgo e membro del gruppo di esperti che accompagna il governo svizzero durante questa crisi, il ricorso al diritto penale in questo caso ha un effetto simbolico importante.

“Non è una bagatella. sono andati in due locali dove non è possibile tenere le distanze e questo sapendo di essere contagiosi. È pericoloso e ritengo giusto che il messaggio passi anche con gli strumenti del diritto”, ha detto.

Vi sono da considerare inoltre i danni economici provocati. Per il locale chiuso, ma anche per i presenti che dovranno rimanere in quarantena senza poter lavorare. Secondo l’esperta, un tribunale potrebbe ritenere legittime le pretese di rimborso di chi ha perso un guadagno a causa di quanto successo.

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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 08.07.2020)

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