Troppo piovosa la primavera, troppo calda l'estate e coltivatori in difficoltà, tanto da ricorrere a importazioni – “Molti vogliono rinunciare, in gioco la produzione svizzera”. Raccolte quest’anno 100'000 tonnellate in meno di patate.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
In ogni cucina la patata è regina. Con questo slogan, anni fa, i produttori di patate elvetiche promuovevano il loro prodotto. Ora la meteo sta mettendo in difficoltà i coltivatori di patate in Svizzera. Per il terzo anno consecutivo il raccolto è deludente, tanto che alcuni hanno deciso di rinunciare a questo tipo di coltivazione.
Le patate infatti, mal sopportano temperature superiori ai 28 gradi. E questo in una stagione in cui la coltivazione è iniziata più tardi del solito a causa delle persistenti piogge di primavera.
“Le patate in molti posti dovrebbero ancora crescere un po’, ma con le temperature sopra i 30-34 gradi è difficile”, ha spiegato ai microfoni di radio SRF Ruedi Fischer, presidente dell’Unione svizzera dei produttori di patate. Il raccolto, oltre che sotto le attese, arriverà dunque anche in ritardo.
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In breve, il raccolto nazionale dovrebbe indebolirsi particolarmente. L’Unione svizzera dei coltivatori di patate (USPPT) prevede un calo del 30% rispetto alla media pluriennale. Si prevede che quest’anno verranno raccolte solo 250’000 delle solite 350’000 tonnellate. Alla fine mancheranno 100’000 tonnellate di patate svizzere.
“È un anno speciale – spiega Fischer – anche per i commercianti e i rivenditori. Nelle ultime settimane si è dovuti ricorrere a importazioni, di solito non necessarie in questo periodo”. E per i produttori di patate è il terzo anno difficile consecutivo. La pazienza di molti di loro è giunta al limite: “Molti produttori non vogliono più assumersi questo rischio e hanno deciso di abbandonare la coltivazione di patate” aggiunge Fischer.
Un segnale che va preso sul serio per l’associazione di categoria, in gioco c’è la produzione di patate svizzere.
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