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Maltempo, sfollate 230 persone in Vallese

Interventi nei pressi della centrale idroelettrica a Vissoie nella val d'Anniviers (Vallese).
Interventi di contenimento delle acque nei pressi della centrale idroelettrica a Vissoie nella val d'Anniviers (Vallese). Keystone / Jean-Christophe Bott

Il cantone bilingue è la zona più colpita da frane e inondazioni dovute alle intense precipitazioni di questi giorni. Zermatt isolata a causa degli smottamenti e dell'esondazione della Vispa. Preoccupano i corsi d'acqua delle valli laterali.

Le forti piogge delle ultime ore, associate allo scioglimento accelerato della neve in quota hanno provocato ingenti danni materiali e disagi, soprattutto nelle valli laterali, in particolare nell’Alto Vallese. Oltre duecento persone hanno dovuto abbandonare le loro case vicino a Sierre.

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Il governo cantonale ha dichiarato la “situazione speciale”, che consente alle autorità di liberare mezzi e mobilitare personale “in modo da poter agire rapidamente”, recita un comunicato diramato nel tardo pomeriggio dall’Organo cantonale di condotta (OCC/KFO). Intanto la situazione, che era già problematica in mattinata, è gradualmente peggiorata con il passare delle ore.

Uno dei primi provvedimenti adottati dalle autorità in regime di crisi è stato lo sfollamento di 230 persone, in massima parte a Chippis, villaggio sulla sponda sinistra del Rodano, di fronte a Sierre, dove sfocia La Navisence, il torrente che percorre la Val d’Anniviers.

Danni ingenti, nessun ferito

I livelli di piena più alti negli affluenti del Rodano sono stati misurati stamani, ha indicato Raphaël Mayoraz, capo del Servizio vallesano dei pericoli naturali. In alcune zone i danni sono considerevoli, ma una stima al momento non è possibile. Non si segnalano feriti, ha sottolineato il funzionario.

Per il caposervizio, la costellazione di questo episodio di maltempo è particolare. “Il fatto che quasi tutti gli affluenti del Rodano abbiano una tale portata simultaneamente è piuttosto insolito”.

Vari straripamenti e colate detritiche si sono verificati lungo i torrenti laterali nelle regioni di Zermatt, della Val d’Anniviers e di Evolène, nella Val d’Hérens. Le autorità prevedono che nelle prossime ore si verificheranno altri fenomeni analoghi, ha scritto l’OCC/KFO.

Zermatt isolata

E la situazione è particolarmente critica proprio a Zermatt. L’alto livello del torrente Vispa e frane isolano la località turistica dal resto del mondo. A causa della portata del corso d’acqua, che in più punti minaccia di esondare, nessun treno circola tra Visp e Zermatt, che non è raggiungibile neppure su gomma a causa di smottamenti nel villaggio.

Tra Visp e Täsch, il paesino immediatamente a nord della stazione turistica in cui gli automobilisti diretti a Zermatt devono lasciare il loro veicolo, circolano bus sostitutivi, ha indicato la compagnia ferroviaria Matterhorn Gotthard Bahn. Ma poi non è possibile proseguire il viaggio perché la strada è stata investita da una colata detritica, ha detto Vincent Pellissier, capo del Servizio vallesano delle strade.

A Zermatt le forti precipitazioni e lo scioglimento della neve in quota hanno causato frane e allagamenti e fatto esondare la Vispa in mattinata. Le scuole del villaggio sono state chiuse, ha indicato un impiegato comunale. Lo Stato maggiore di Zermatt è in massima allerta, scrive il quotidiano altovallesano Walliser Bote.

Rodano a livelli di guardia

La portata del Rodano, attualmente ad un livello elevato tra Steg (alla congiunzione con la Lonza, che scorre lungo la Lötschental) e la foce nel Lemano, è destinata a continuare a salire fino a raggiungere il suo picco in serata, ha indicato Mayoraz.

L’OCC/KFO raccomanda di non avvicinarsi ai fiumi, di non parcheggiare sui ponti, di limitare gli spostamenti e di rispettare rigorosamente gli ordini delle autorità. La situazione viene costantemente monitorata e analizzata.

La piattaforma di allarme della Confederazione Alertswiss estende tutte queste raccomandazioni al Rodano a valle di St-Maurice (VS), nello Chablais vodese.

Allerta di MeteoSvizzera

Già giovedì l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera) aveva emesso un’allerta di grado 3 (pericolo marcato) per il Rodano. Altrove in Svizzera permangono inoltre le allerte di grado 3 per il lago Bodanico superiore (Obersee, il più grande dei due specchi d’acqua che costituiscono il Lago di Costanza) e di grado 4 (pericolo forte) per la parte inferiore (Untersee, parte occidentale del lago).

MeteoSvizzera ha emanato allerte di livello inferiore: per il fiume Ticino e per l’Inn nei Grigioni vale un grado 2 (pericolo moderato).

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