Un esemplare di lupo nel parco faunistico di Langenberg.
Keystone / Michael Buholzer
Uno studio condotto dalla fondazione Kora svela le abitudini alimentari dell'animale che ha fatto la sua ricomparsa in Svizzera nel 1996.
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tvsvizzera.it/spal
La maggior parte dei lupi in Svizzera, secondo quanto si deduce dall’analisi genetica degli escrementi del predatore, si nutre di animali selvatici (83%), la quota residuale (17%) è costituita da bestie d’allevamento.
Le prede preferite di questo abile “cacciatore”, nella misura dei tre quarti, sono cervi, camosci e caprioli: le pecore, indica lo studioCollegamento esterno condotto tra il 2017 e il 2022 dalla Fondazione Kora, rappresentano solo l’11% delle “vittime”, i bovini il 3% e le capre circa il 2%. I lupi mangiano anche cinghiali (circa il 2%), volpi (3%), lepri (1%), marmotte (1%) e stambecchi (1%).
La ricerca rivela anche che la dieta dei lupi può variare notevolmente da una regione all’altra. La preda più popolare nel Vallese è il camoscio (28,8%), mentre tra i lupi diffusi nei Grigioni e in Ticino è soprattutto il cervo (41,6%). Sono in corso ulteriori studi per determinare la causa di queste differenze regionali.
Attualmente, dei 35 branchi presenti in Svizzera – compresi quelli transfrontalieri – 13 vivono in Vallese e 15 in Ticino, Grigioni e Glarona.
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