Losanna, nessun contatto fra auto della polizia e lo scooter del 17enne morto
La situazione a Losanna è rientrata nella norma.
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La diffusione dei primi risultati dell’inchiesta sull’incidente mortale di Losanna, che ha coinvolto un adolescente in fuga dalla polizia, mira a chiarire le circostanze del sinistro e a stemperare le tensioni scoppiate in città.
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Il Ministero pubblico vodese ha reso noto martedì i risultati iniziali delle indagini sull’incidente avvenuto a Losanna nella notte fra sabato e domenica, nel quale ha perso la vita un adolescente in sella a uno scooter rubato in fuga dalla polizia.
Attualmente, si ritiene che la causa del sinistro fatale, all’origine dei disordini nel capoluogo vodese, sia la perdita di controllo del mezzo da parte della vittima. Non vi sarebbe dunque stato alcun contatto con la pattuglia che lo inseguiva.
La procura, si legge in una nota, ha reso pubblici i primi chiarimenti fattuali emersi a causa della situazione di tensione a Losanna – dove, nel quartiere di Prélaz, per due sere gruppi di giovani hanno affrontato le forze dell’ordine e si sono resi protagonisti di atti di vandalismo – e con l’obiettivo di riportare la calma fra la popolazione.
Le testimonianze
Le informazioni raccolte si basano in particolare su quanto raccontato da due testimoni diretti dei fatti, che viaggiavano in direzione opposta, a bordo di un’auto, nei pressi del luogo dell’incidente. Anche i due agenti coinvolti sono stati interrogati, è stato precisato.
Le dichiarazioni concordano sul fatto che il 17enne indossasse un casco. I due testimoni hanno indicato di essere scesi dal proprio veicolo subito dopo l’incidente e di essersi avvicinati alla vittima prima dell’arrivo della pattuglia, che circolava con le luci blu accese.
Secondo la procura, questo dettaglio tende a confermare che fra i due veicoli – lo scooter e l’auto della polizia – vi fosse una distanza ragguardevole e che quindi non vi sia stato alcun contatto. La tesi privilegiata è dunque che il teenager abbia perso il controllo del mezzo.
È pure stato confermato che l’adolescente non era in possesso della necessaria patente per guidare una due ruote di quella categoria. Stando alla denuncia depositata dal proprietario, lo scooter in questione era stato rubato sabato a Ouchy, sempre nel canton Vaud.
Il lavoro degli inquirenti ovviamente non termina qui. Al vaglio vi è ora la dinamica del sinistro, così come l’esame della “scatola nera” del veicolo, in modo da estrapolare dati quali ad esempio la velocità al momento dell’impatto. Il Ministero pubblico ha pure ordinato di passare al setaccio le conversazioni radio degli agenti, nonché di procedere con l’autopsia del corpo della vittima.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 27 agosto 2025:
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