La riforma vuole uniformare in tutta la Confederazione la durata dei corsi alle scuole superiori per l'ottenimento della maturità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Dopo trent’anni, entrerà in vigore a partire dal prossimo primo di agosto il nuovo piano quadro degli studi per le scuole di maturità che prevede una durata minima di quattro anni in tutti i Cantoni. I criteri per il superamento dell’esame di maturità rimangono invece invariati.
I Cantoni hanno tempo fino all’inizio dell’anno scolastico 2029/2030 per attuare le nuove disposizioni. Quattro cantoni però – Berna (parte francofona), Giura, Neuchâtel e Vaud, che devono passare a un liceo di quattro anni – avranno un termine massimo di dieci anni per farlo, specifica la Conferenza delle direttrici e direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).
All’università senza esami
Secondo Silvia Steiner, presidente della CDPE, l’obiettivo della revisione totale era quello di migliorare la comparabilità nazionale della maturità e, a lungo termine, di garantire l’accesso all’università senza esami per i possessori di un diploma.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Berna richiama i licei svizzero tedeschi che non prevedono l’italiano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 18% degli istituti della Svizzera tedesca non offre l’insegnamento dell’italiano. In futuro si dovranno adeguare.
Il nuovo piano specifica gli obiettivi della formazione liceale e descrive i requisiti minimi applicabili ai contenuti pedagogici e trasversali delle varie materie e alle competenze da acquisire.
Requisiti minimi vincolanti
Il piano renderà questi requisiti più comparabili a livello nazionale e stabilirà un quadro di riferimento per i piani di studio delle scuole di maturità dei Cantoni.
Rispetto alla versione del 1994, il nuovo piano si basa su una concezione comune degli obiettivi della formazione liceale.
Aree trasversali come l’interdisciplinarità, l’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza, nonché l’alfabetizzazione digitale, sono ora consolidate in capitoli propri.
Anche i requisiti minimi stabiliti per le varie materie fondamentali sono formulati in modo più vincolante rispetto al passato.
L’informatica, l’economia e il diritto, che in precedenza erano materie obbligatorie, saranno ora insegnate come materie fondamentali di maturità.
Libertà riguardo alle materie opzionali
I Cantoni avranno maggiore libertà nella scelta delle materie opzionali (opzioni specifiche e complementari), poiché le nuove basi giuridiche non prevedono più un elenco definito di materie.
Il lavoro interdisciplinare rappresenterà almeno il 3% del tempo di insegnamento. Vengono incoraggiate, tra l’altro, l’equità, le opportunità di scambio e di mobilità e l’impegno per il bene comune.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Ecco perché il sistema formativo svizzero è unico al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dimenticate la dicotomia di fondo che si presentava alla fine della scuola media: “o studi o lavori”. Oggi qualsiasi sia la scelta fatta a 15 anni, questa non preclude la possibilità in futuro di prendere un’altra via. Il tutto grazie al sistema educativo svizzeroCollegamento esterno, unico al mondo. Liceo o apprendistato? Sempre più tra i giovani la…
Nelle case svizzere 200 tonnellate in lingotti e monete d’oro
Questo contenuto è stato pubblicato al
I privati cittadini svizzeri possiedono lingotti e monete d'oro per un totale di circa 200 tonnellate, con un valore di quasi 15 miliardi di franchi, di cui un quinto a casa propria senza sicurezza alcuna.
Disabilità, riuscita formalmente l’iniziativa per l’inclusione
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'iniziativa "Per l'uguaglianza delle persone con disabilità" (Iniziativa per l'inclusione) è formalmente riuscita: delle 109'110 firme depositate il 5 di settembre, 107'910 sono risultate valide, precisa la Cancelleria federale in un comunicato odierno.
La frana di Brienz è stata misurata grazie alla fibra ottica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gruppi di ricercatori hanno identificato la scossa provocata dalla frana di Brienz (GR) del 2023 attraverso la fibra ottica sotterranea utilizzata per Internet. L'onda d'urto ha portato ad allungamenti e compressioni estremamente ridotte nelle fibre.
La Svizzera è “nettamente meno sicura” di pochi anni fa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Viviamo in un periodo pericoloso e instabile. L'ambiente polarizzato con crisi simultanee e conflitti armati in Europa rende la Svizzera nettamente meno sicura rispetto a pochi anni fa.
Interrotto il progetto sulle targhe personalizzate
Questo contenuto è stato pubblicato al
La "personalizzazione" delle targhe per veicoli, sul modello statunitense, rischia di rimanere un miraggio in Svizzera.
Dal’introduzione della libera circolazione con l’UE, in Svizzera sono arrivate 3 milioni di persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dall'inizio della libera circolazione con l'Ue oltre 3 milioni di stranieri sono arrivati in Svizzera: molti sono però anche partiti, rivela un'analisi demografica dettagliata pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ).
Nove centri di asilo elvetici verranno chiusi entro marzo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nove centri federali d'asilo temporanei, per un totale di 1735 posti letto, verranno chiusi entro l'inizio di marzo. È quanto annunciato oggi dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Le donne puliscono più degli uomini e i bagni italiani sono più puliti di quelli svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le donne puliscono in casa più spesso degli uomini e in Italia i bagni vengono lavati ben più spesso che in Svizzera: sono le due principali indicazioni che emergono da un sondaggio condotto per conto del colosso del commercio online elvetico Galaxus.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo un rapporto dell'Ufficio europeo dei brevetti, la Confederazione è il secondo Paese europeo più prolifico per quantità di brevetti accademici grazie, sopratutto, al Politecnico federale di Zurigo (ETHZ).
Gli orari flessibili non causano stress, secondo uno studio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio condotto dalla società di sondaggi Sotomo per conto dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) ha rivelato che, a detta di lavoratrici e lavoratori, gli orari di lavoro flessibili non sono fonte di stress.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.