La televisione svizzera per l’Italia

L’elezione di Trump porterà a una guerra commerciale che impatterà il PIL svizzero?

dipinti trump
Le diramazioni della vittoria del repubblicano si fanno sempre più chiare. Copyright 2024 The Associated Press. All Rights Reserved

Secondo alcuni esperti la vittoria di Donald Trump porterà alcune aziende elvetiche a riorientare le loro strategie.

Con Donald Trump alla Casa Bianca vi sarà una guerra commerciale globale, con un impatto anche sul prodotto interno lordo (PIL) svizzero? È quanto ritengono alcuni esperti. Certo è che le aziende elvetiche dovranno prepararsi a un riorientamento delle loro strategie.

“Ci stiamo dirigendo verso una guerra commerciale su larga scala”, sostiene Cédric Tille, professore di economia presso l’IHEID, l’Istituto di alti studi internazionali di Ginevra. “Questa è una cattiva notizia per gran parte del commercio mondiale, soprattutto perché Trump si sta orientando verso una politica aleatoria. Ciò significa molta incertezza, con una forte possibilità di dazi doganali molto elevati e un rischio di escalation”.

Durante la sua campagna elettorale il 78enne ha promesso dazi elevati, con un aumento del 10% sulle importazioni da quasi tutti i paesi, compresa la Svizzera, e un incremento del 60% sui prodotti provenienti dalla Cina. Secondo Antoine Bouët, direttore del Centre d’études prospectives et d’informations internationales (CEPII), che dipende dal primo ministro francese, uno scenario del genere è “negativo per tutti”. L’esperto arriva a prevedere “una crisi economica globale, particolarmente grave per gli Stati Uniti e la Cina: in termini di commercio, sarà l’equivalente del Covid-19”.

Arthur Jurus, capo degli investimenti di Oddo BHF Svizzera, sulla scorta del KOF (Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo) osserva che “l’economia elvetica potrebbe subire una contrazione iniziale dello 0,2% del PIL, pari a circa 1,4 miliardi di franchi” in caso di aumento dei dazi doganali. “Se si arrivasse a un’escalation, con una guerra commerciale globale, la flessione potrebbe raggiungere l’1%, ovvero circa 7 miliardi di franchi”.

Settore farmaceutico tra i più colpiti

Il settore farmaceutico, quello dei macchinari, quello degli strumenti di precisione e l’orologeria, che rappresentano l’86% delle esportazioni verso gli Stati Uniti e che nel 2023 hanno pesato per un valore di circa 42 miliardi di franchi, “sarebbero particolarmente esposti alle tasse statunitensi”.

Per Bouët potrebbe verificarsi “un completo riorientamento dei flussi commerciali, con un calo dell’80% delle esportazioni di macchinari verso gli Stati Uniti”. L’esperto prevede ritorsioni commerciali da parte di alcuni paesi. “L’Europa in generale esporterà meno verso gli Stati Uniti, ma anche verso la Cina che, punita dal grande mercato statunitense, subirà un effetto recessivo e importerà meno”.

Chi rappresenta le ditte elvetiche si sta già muovendo. Swissmem – organizzazione dell’industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) – ha auspicato un’amministrazione americana “favorevole al libero scambio, all’apertura dei mercati e alla globalizzazione”: il mercato degli Usa è secondo solo alla Germania per le imprese del ramo. E Interpharma, l’associazione farmaceutica svizzera, si è detta contraria al protezionismo.

Tagli fiscali negli USA

Ogni moneta ha comunque due facce. Trump ha promesso di tagliare le tasse e di deregolamentare, ispirato del fondatore di Tesla Elon Musk. “Possiamo ben immaginare che le multinazionali si stabiliscano negli Stati Uniti e approfittino dei tagli fiscali: potrebbero esserci anche investimenti diretti all’interno degli Stati Uniti, che compenseranno le ritorsioni di altri paesi”, spiega Bouët.

Da parte sua, Samy Chaar, capo economista della banca Lombard Odier, dice di aspettarsi “un impatto positivo per l’economia statunitense”, spinto dal motto “buy American”. “L’espansione continuerà anche nel 2025”, il che dovrebbe avvantaggiare le multinazionali elvetiche con fabbriche e punti vendita sul posto. A suo avviso, Trump “potrebbe essere più moderato sulle tasse, pronto a negoziare”: lo specialista non si aspetta quindi che l’inflazione vada fuori controllo.

Bouët vede invece un “grande pericolo” se Donald Trump, molto critico nei confronti dei dirigenti della Federal Reserve (Fed) di fronte all’impennata dell’inflazione, metterà in discussione l’indipendenza dell’istituto, nominando a capo della stessa una persona a lui vicina. Il mandato dell’attuale presidente Jerome Powell scade nel 2026. “Se il debito degli Stati Uniti dovesse esplodere sulla scia di una diminuzione massiccia delle imposte e se la Fed non fosse più indipendente i mercati finanziari reagirebbero molto male, perché la politica monetaria statunitense sarebbe messa in discussione”, conclude l’analista.

Attualità

Il consigliere federale Albert Rösti.

Altri sviluppi

La sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una priorità per Rösti

Questo contenuto è stato pubblicato al La sicurezza dell'approvvigionamento energetico è un obiettivo strategico per la Svizzera. Ma per raggiungerlo non basterà la semplice attuazione di una legge federale. Lo ha indicato il ministro dell'energia Albert Rösti in un incontro con i media sul Moléson (FR).

Di più La sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una priorità per Rösti
giona nazzaro

Altri sviluppi

Presentato il programma di Locarno78: verranno proiettati 221 film

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli organizzatori del Locarno Film Festival hanno annunciato oggi in una conferenza stampa a Zurigo il programma della 78esima edizione che si terrà dal 6 al 16 agosto. In cartellone, ci sono 221 film di cui 99 prime mondiali e 7 prime internazionali.

Di più Presentato il programma di Locarno78: verranno proiettati 221 film
neve su terrazza di ristorante di montagna

Altri sviluppi

Nevicata estiva in cima alle montagne grigionesi

Questo contenuto è stato pubblicato al L'inverno è tornato a bussare alle porte. Secondo MeteoSvizzera il limite delle nevicate è fra i 1800 e i 2100 metri di quota. L'isoterma di zero gradi, dopo aver superato i 5100 metri in giugno, oggi a sud delle Alpi è attorno ai 2900 metri.

Di più Nevicata estiva in cima alle montagne grigionesi
La sede centrale del CICR a Ginevra.

Altri sviluppi

Il CICR ridurrà del 17% il suo bilancio per il 2026

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) è nuovamente costretto a effettuare tagli nel proprio bilancio. L'organizzazione dovrà far fronte a una riduzione del 17% per il 2026. Saranno soppressi posti di lavoro.

Di più Il CICR ridurrà del 17% il suo bilancio per il 2026
render del nuovo ponte di visletto

Altri sviluppi

Al via la ricostruzione del ponte di Visletto

Questo contenuto è stato pubblicato al  Sono ufficialmente iniziati lunedì mattina i lavori per la costruzione del nuovo ponte di Visletto, infrastruttura fondamentale per ristabilire un collegamento stabile e sicuro con l’Alta Vallemaggia, duramente colpita dall’alluvione del 29 giugno 2024.

Di più Al via la ricostruzione del ponte di Visletto
corsa dei tori a pamplona

Altri sviluppi

Otto persone ferite dai tori a Pamplona

Questo contenuto è stato pubblicato al Otto persone sono rimaste ferite alla sagra di San Firmino di Pamplona, ossia la corsa contro i tori per le strade della città.

Di più Otto persone ferite dai tori a Pamplona
onu di ginevra visto dal lago

Altri sviluppi

La Ginevra internazionale è importante per il 65% della popolazione

Questo contenuto è stato pubblicato al Due intervistati su tre in Svizzera ritengono che Ginevra svolga un importante ruolo internazionale (65%). L'approvazione è maggiore in Ticino (74%) e in Romandia (72%) rispetto alla Svizzera tedesca (63%), stando all'istituto di ricerca d'opinione Yougov.

Di più La Ginevra internazionale è importante per il 65% della popolazione

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR