I geologi misurano le vibrazioni per accertarne la stabilità malgrado l’erosione. Si pensa in particolare alla sicurezza dei turisti.
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Keystone-ATS
Una serie di sismografi sono stati installati sulle rocce che – al centro del fiume – rendono tanto caratteristiche le cascate del Reno, al confine fra Zurigo e Sciaffusa. È la terza volta in due anni che simili misurazioni vengono effettuate.
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Si vuole andare più in profondità nell’analisi rispetto al lavoro già svolto in passato, che era concentrato in superficie. Lo scopo è di verificare la stabilità, perché scorrendo nei millenni il flusso del corso d’acqua ha naturalmente lasciato il segno.
Già negli anni ‘80 si era proceduto a un rafforzamento con del cemento. Ne sarà necessario un altro? I risultati saranno noti entro la fine dell’anno e si prevede poi l’installazione di un monitoraggio continuo. ”Misuriamo l’instabilità della roccia o per meglio dire le vibrazioni causate dalla cascata. Possiamo così farci un’idea su quanto siano resistenti i massi”, spiega il geologo Sandro Truttmann.
Particolare attenzione viene rivolta alla roccia principale al centro del fiume e il motivo è ovvio: è accessibile al pubblico e si vuole che i visitatori possano godersi lo spettacolo naturale nella più assoluta sicurezza. “La roccia delle cascate del Reno è una meta turistica molto frequentata.
I Cantoni di Zurigo e Sciaffusa sono i proprietari e quindi hanno il dovere di garantire che i visitatori possano accedervi senza pericoli”, dice Jürg Sturzenegger, responsabile del progetto acque del Canton Sciaffusa.
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