Disoccupazione in Svizzera ai livelli più bassi dal 2008
![Donna riordina una stanza di albergo](https://www.swissinfo.ch/content/wp-content/uploads/sites/13/2019/07/efe82f7ff903a591ba3c2d1b3fe505ad-23988320_highres-data.jpg)
Arrivano notizie positive sul fronte del lavoro in Svizzera, col tasso di disoccupazione attestatosi a fine giugno al 2,1%. Il numero di persone registrate presso gli uffici di collocamento è sceso sotto quota 100'000. Non succedeva dal settembre del 2008, prima della crisi finanziaria.
Secondo una nota della Segreteria di Stato dell’economia (SECO)Collegamento esterno diffusa martedì, i senza lavoro iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) sono calati nel mese in rassegna di 4’148 unità per attestarsi a 97’222.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è diminuito di 9’357 unità (-8,8%). Per la prima volta da circa da circa dieci anni il numero totale di senza lavoro è quindi sceso sotto la soglia di 100’000.
Per aree geografiche il tasso di disoccupazione più alto a giugno è stato registrato nel canton Ginevra (3,8%), seguito da Neuchâtel, Giura, Vaud, tutti al 3,1%. La quota più bassa è stata messa segno da Nidvaldo (0,7%; Obvaldo (pure 0,7%), Grigioni (0,8%) e Uri (-0,9%).
Il Ticino, con il 2,4%, presenta un tasso leggermente superiore alla media nazionale. Tra i cantoni più grandi della Svizzera tedesca Zurigo ha evidenziato un tasso del 2,0% e Berna dell’1,6%.
![Cartina delle percentuali di disoccupati per cantone](https://www.swissinfo.ch/content/wp-content/uploads/sites/13/2019/07/23ff73aa5fdec5aa1b59382c7bf67abf-seco-data.jpg)
Per fascia di età, tra gli over 50 è stata misurata una disoccupazione del 2,1%, tra i 25-49enni del 2,2% e tra i 15-24enni dell’1,9%. Il tasso per le donne era a giugno del 2,0% e tra gli uomini del 2,2% (-0,1). Gli svizzeri (1,6%) vantavano una quota più bassa rispetto agli stranieri (3,6%).
Fattori stagionali
Secondo la SECO, la riduzione della disoccupazione registrata negli ultimi mesi è legata principalmente a motivi stagionali, grazie soprattutto all’edilizia, la ristorazione e il settore alberghiero. Il dato di giugno dovrebbe quindi rivelarsi il più basso dell’anno.
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