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L’aeroporto di Zurigo chiede un aumento delle tasse sul rumore

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Per gli aerei che arrivano in ritardo gli oneri dovrebbero aumentare. Keystone / Michael Buholzer

Lo scalo ha presentato alla Confederazione una richiesta di aumento delle tasse sul rumore da applicare alle compagnie aeree, per cercare di rendere più tranquilla la vita di chi abita nei paraggi.

L’ultimo ricalcolo del modello di tale imposta risale a più di dieci anni fa, precisa martedì in una nota l’aeroporto. La domanda di adeguamento è stata depositata presso l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), che terrà una consultazione fino al prossimo 10 febbraio.

Si tratta di una misura di controllo per garantire che i voli vengano effettuati nel modo più puntuale e silenzioso possibile, viene aggiunto nel comunicato. Lo scalo di Zurigo-Kloten chiede in particolare un incremento degli oneri legati al rumore per i decolli dopo le 23:00 e ulteriori addebiti dopo le 23:15. Questo dovrebbe incentivare le compagnie a partire il più rapidamente possibile in caso di ritardi.

Anche gli atterraggi tra le 23:15 e le 23:30 dovrebbero diventare più costosi. Oltre ai sovrapprezzi per il frastuono notturno, si vogliono adeguare di conseguenza le tasse su quello diurno. L’obiettivo è pure di incoraggiare le compagnie a rinnovare la propria flotta.

Cresce il numero di persone infastidite

Gli ultimi dati, pubblicati lo scorso dicembre, mostrano che un numero crescente di residenti è stato infastidito dal rumore degli aerei la sera. Il totale dei voli dopo le 23:00 ha infatti superato per la prima volta il livello pre Covid.

Concretamente, oltre 23’000 persone hanno dichiarato di essere disturbate dal baccano: si tratta del 37% in più rispetto all’anno precedente. Il Cantone è quindi giunto alla conclusione che le aspettative sulle restrizioni acustiche non sono state soddisfatte.

Da ricordare come a Kloten sia in vigore un divieto di volo notturno fra le 23:30 e le 06:00 del mattino. La fascia oraria 23:00-23:30 è invece riservata esclusivamente ai decolli e agli atterraggi dei collegamenti che hanno subito ritardi sulla tabella di marcia.

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