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La visita a Ginevra di politici russi sanzionati criticata da chi si oppone al regime di Mosca

Valentina Matvienko
La presidente della Camera alta del Parlamento russo Valentina Matviyenko. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Circa 200 oppositori e oppositrici del regime russo, tra cui noti dissidenti, hanno protestato con una lettera aperta contro la partecipazione a Ginevra di politici russi sanzionati, tra cui Valentina Matviyenko, chiedendo l’apertura di un’indagine penale.

Circa 200 esponenti e sostenitori e sostenitrici dell’opposizione russa hanno inviato una lettera aperta per protestare contro la partecipazione della presidente della Camera alta del Parlamento russo, Valentina Matviyenko, e di altri politici vicini al Cremlino a una riunione parlamentare a Ginevra.

Le autrici e gli autori della missiva chiedono l’apertura di un’indagine penale. La loro lettera è indirizzata, tra gli altri, al Governo e al Parlamento svizzeri. Tra i firmatari figurano l’organizzazione con sede in Svizzera “Russia del Futuro – Svizzera” e i noti dissidenti Ilya Yashin e Vladimir Kara-Murza.

Matviyenko è considerata una persona di fiducia del presidente russo Vladimir Putin. Lunedì aveva già partecipato al vertice delle presidenti di parlamento organizzato a Ginevra dalla presidente del parlamento svizzero, Maja Riniker. Nei giorni successivi, ha guidato la delegazione russa all’Assemblea dell’Unione interparlamentare (UIP) delle Nazioni Unite, svoltasi anch’essa a Ginevra.

In quanto fervente sostenitrice dell’invasione dell’Ucraina, la 76enne figura sulle liste delle sanzioni occidentali, comprese quelle degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e della Svizzera. Oltre a Matviyenko, lunedì a Ginevra erano presenti anche i politici della Duma russa Leonid Sluzki e Pyotr Tolstoy, anch’essi oggetto di sanzioni.

In qualità di Paese ospitante, la Svizzera aveva temporaneamente sospeso le sanzioni per consentire la loro partecipazione alla conferenza.

Un affronto alla società civile ucraina

Secondo la lettera aperta, Matviyenko ha guidato il voto per autorizzare formalmente la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Come Slutsky e Tolstoy, aveva più volte giustificato l’attacco al Paese vicino. La presenza dei tre, definiti nella missiva criminali di guerra, rappresenta un affronto alla società civile ucraina, secondo le persone firmatarie.

La presenza di Matviyenko, Sluzki e Tolstoy ha suscitato indignazione anche da parte della delegazione ucraina. Olena Kondratiuk, vicepresidente del parlamento ucraino, martedì si era già detta scioccata. Ha invitato chi partecipava alla conferenza a boicottare tutti gli eventi pubblici con loro. Ogni foto o stretta di mano, ha aggiunto, significava schierarsi con l’aggressore.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha spiegato a metà luglio, in risposta a una richiesta dell’agenzia di stampa Keystone-ATS, che la Svizzera, in qualità di Stato ospitante, è responsabile di agevolare l’ingresso dei delegati e delle delegate ufficiali. Se necessario, le sanzioni possono essere temporaneamente sospese per consentire la partecipazione a conferenze internazionali o a un dialogo politico sull’Ucraina.

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