La villa era un'oasi di pace per la star, lontana dal clamore di Hollywood.
knightfrank.com
La star di Hollywood ha vissuto nella sua villa di Tolochenaz, nel canton Vaud, per quasi 30 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/mrj
La villa di Tolochenaz (canton Vaud) nella quale Audrey Hepburn ha vissuto per quasi 30 anni è in vendita: 12 camere da letto, otto bagni, 1’000 metri quadrati di superficie abitabile e giardino di 16 ettari con piscina riscaldata. Il tutto alla modica somma di 19 milioni di franchi.
La lussuosa proprietà si chiama La Paisible (trad. La Tranquilla) ed era l’oasi di pace che la protagonista di Colazione da Tiffany si era scelta per stare lontana dal clamore di Hollywood.
L’annuncio di vendita è stato pubblicato dall’agenzia Knight Frank. Gli attuali proprietari, Katharina e Jean-Marc Beauholin, ex presidente della società di import-export Europ Continents Services. l’avevano acquistata nel 2001 dai figli di Hepburn, Luca Dotti e Sean Hepburn Ferrer.
La casa della star – che ci ha vissuto fino alla sua morte, avvenuta nel 1993 – porta ancora delle tracce della sua presenza: nel giardino sono rimasti alcuni dei cespugli di rose bianche che lo stilista Hubert de Givenchy le regalò. L’impianto elettrico e i bagni, si legge sul sito tio.ch, che riporta la notizia, sono stati modernizzati e la cucina è stata spostata.
Più stazioni accessibili ai disabili, ma c’è ancora lavoro da fare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più stazioni ferroviarie diventano accessibili ai disabili: dal 2023 al 2024 sono state ristrutturate 43 stazioni, portando le fermate agibili a 1132 su 1800, stando all'Ufficio federale dei trasporti (UFT). Tuttavia, c'è ancora molto lavoro da fare.
Chiusa la slittovia di Matten dopo il decesso di un dipendente
Questo contenuto è stato pubblicato al
La slittovia di Matten, vicino a Interlaken (BE), teatro venerdì scorso di un incidente sul lavoro costato la vita a un dipendente, è stata chiusa al pubblico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Ignazio Cassis, si trova attualmente in Asia per un viaggio di lavoro di una settimana. Negli ultimi due giorni ha visitato il Nepal e il Bhutan e incontrato rappresentanti dei due Governi.
Caso Almasri, il Governo italiano sapeva dall’inizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sarebbe conclusa l'indagine del tribunale dei ministri sulla mancata consegna del generale libico Najeem Osama Almasri alla Corte penale internazionale (CPI) da parte del governo italiano. Ne emergerebbe che il governo era al corrente fin da subito.
La polizia bernese non ha più lacrimogeni, li ha gettati perché scaduti
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia cantonale bernese non ha più gas lacrimogeni in magazzino: ha distrutto l'intera scorta di oltre 400 cariche dopo che un giornalista, in seguito a una manifestazione, ha richiamato l'attenzione sulla data di scadenza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
St. Moritz vuole posizionarsi maggiormente come destinazione estiva. Lo fa con un nuovo marchio "St. Summer", che riprende i tratti storici di quello conosciuto a livello internazionale.
Beznau torna a produrre elettricità dopo il raffreddamento Aare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ora che l'acqua del fiume Aare si è raffreddata a causa delle mutate condizioni meteorologiche, la centrale nucleare di Beznau è tornata a produrre elettricità a pieno regime.
Quasi una persona attiva su due teme che l’IA le rubi il posto di lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavoratori svizzeri utilizzano sempre più spesso l'intelligenza artificiale (IA), ma nel contempo molti temono le conseguenze che le nuove tecnologie avranno sui posti di lavoro.
La sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una priorità per Rösti
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sicurezza dell'approvvigionamento energetico è un obiettivo strategico per la Svizzera. Ma per raggiungerlo non basterà la semplice attuazione di una legge federale. Lo ha indicato il ministro dell'energia Albert Rösti in un incontro con i media sul Moléson (FR).
In crescita l’export di armi svizzere nel primo semestre dell’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le esportazioni di materiale bellico dalla Svizzera sono cresciute nella prima metà del 2025 rispetto a un anno fa per attestarsi a circa 358 milioni di franchi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.