La televisione svizzera per l’Italia

La Svizzera rischia di essere accusata di complicità nel genocidio di Gaza?

distribuzione aiuti UNRWA
Tagliare i finanziamenti all'UNRWA potrebbe essere problematico per la Confederazione. KEYSTONE

Secondo una valutazione interna del Dipartimento federale degli affari esteri, la Confederazione potrebbe essere accusata di complicità nel genocidio a Gaza se decidesse di tagliare i finanziamenti all'UNRWA.

Mentre Berna sta discutendo il finanziamento all’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA), la Radiotelevisione della Svizzera francese RTS è riuscita a procurarsi una valutazione interna del Dipartimento federale degli affari esteri, nella quale viene rivelato che se la Svizzera decidesse di tagliare i finanziamenti all’organizzazione potrebbe essere accusata di complicità nel genocidio a Gaza. Conclusioni pesanti che non sarebbero state messe a disposizione del Parlamento.

Si tratta di documento redatto lo scorso febbraio dagli avvocati del DFAE. Se la Svizzera tagliasse i fondi all’UNRWA – si legge – il nostro Paese potrebbe esporsi a una denuncia per violazione della Convenzione sul genocidio come ipotizzato, ma da verificare, dalla Corte internazionale di giustizia.

Secondo l’avvocato Philippe Currat, la Svizzera potrebbe dunque trovarsi in pericolo: “Uno dei crimini di genocidio consiste nel sottoporre la popolazione bersaglio a condizioni di vita tali da provocarne la distruzione fisica totale o parziale. Non appena la Svizzera smettesse di finanziare l’UNRWA, ciò avrebbe un impatto diretto sulle condizioni di vita della popolazione civile. E da quel momento potrebbe diventare complice di un atto di genocidio”, ha dichiarato ai microfoni della RTS.

“Mai sentito parlare di questo documento”

Nicolas Walder, vicepresidente dei Verdi e membro della Commissione parlamentare per il diritto internazionale, confessa dal canto suo di non aver mai sentito parlare di questo documento: “Non è mai stato menzionato dal Consiglio federale, non è mai stato menzionato davanti alla nostra commissione, e non è mai stato menzionato il rischio, confermato da questa nota, di essere accusati di non aver preso tutte le misure per evitare il genocidio, nonostante le mie richieste in merito”.

Intanto, il DFAE ha pubblicato l’11 novembre sul suo sito una presa di posizione riguardo alle informazioni diffuse dalla RTS. Lo riportiamo qui di seguito nella sua integrità.

Il rapporto della RTS si riferisce a una valutazione interna effettuata dalla Direzione del diritto internazionale pubblico del DFAE nel febbraio 2024. Il rapporto è stato redatto pochi giorni dopo l’adozione da parte della Corte internazionale di giustizia (CIG) di misure preventive volte a impedire a Israele di commettere atti contrari alla Convenzione sul genocidio e a consentire la consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il rapporto della RTS suggerisce che la Svizzera potrebbe violare la Convenzione sul genocidio se smettesse di finanziare l’UNRWA.

Il DFAE ha notato con sgomento che né le risposte scritte inviate alla RTS l’8 novembre né l’intervista rilasciata dall’ambasciatore Franz Perrez, direttore della Direzione del diritto internazionale pubblico – che la RTS aveva espressamente richiesto – sono state prese in considerazione nel rapporto.

Nell’intervista rilasciata alla RTS l’8 novembre 2024, Franz Perrez ha chiarito che la Direzione del diritto internazionale pubblico ha concluso nella sua valutazione che una sospensione del sostegno all’UNRWA non costituirebbe una violazione degli obblighi della Svizzera ai sensi della Convenzione sul genocidio”. Si tratta di un argomento decisivo che non è stato preso in considerazione nel rapporto in questione. La stessa domanda è stata posta al Parlamento dopo l’interpellanza di Walder. La risposta del Consiglio federale è stata chiara: “In base al diritto umanitario internazionale, non esiste alcun obbligo di mettere fondi a disposizione di una determinata organizzazione per rispondere a un’emergenza umanitaria o per finanziare determinate operazioni umanitarie. In generale, sembra difficile immaginare che la Svizzera si renda complice della perpetrazione di un genocidio o di crimini di guerra se decidesse di sospendere il suo sostegno finanziario all’UNRWA”.

Il DFAE ritiene che questo approccio non soddisfi gli standard di un giornalismo rigoroso ed equilibrato e si aspetta che RTS lo corregga nella prossima edizione di 19h30. Il DFAE si riserva inoltre il diritto di contattare l’organo di mediazione di RTS.

A settembre, il Consiglio nazionale ha deliberato su una mozione dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) che chiedeva la sospensione dei contributi all’UNRWA per collusione con Hamas. Uno dei suoi rappresentanti, Pierre-André Page, ritiene che la nota del DFAE non cambi nulla. “Non abbiamo le prove che l’UNRWA non finanzi Hamas e, finché non le avremo, finanzieremo altre associazioni umanitarie per continuare ad aiutare la popolazione, vittima di questa guerra”, ha dichiarato.

Non ci sono però nemmeno prove che lo faccia: i risultati di due inchieste, una indipendente e una interna, hanno di fatto scagionato l’organizzazione da questa accusa.

Il contributo elvetico all’UNRWA sarà esaminato dal Consiglio degli Stati nella prossima sessione.

Attualità

Il consigliere federale Martin Pfister

Altri sviluppi

Stati: “L’iniziativa sul servizio civico va bocciata”

Questo contenuto è stato pubblicato al Troppo costosa, pessima per l'economia e pericolosa per la difesa del Paese. È quanto pensa il Consiglio degli Stati dell'iniziativa popolare per un servizio civico, bocciata mercoledì in aula per 34 voti a 9.

Di più Stati: “L’iniziativa sul servizio civico va bocciata”
pali elettrici

Altri sviluppi

Riserva di energia elettrica, legge pronta per il voto finale

Questo contenuto è stato pubblicato al I vari provvedimenti adottati finora a livello di ordinanza per affrontare un'eventuale carenza di elettricità, che comprendono anche l'esercizio di centrali a gas, figurano ora in una apposita legge.

Di più Riserva di energia elettrica, legge pronta per il voto finale
pc portatile con schermata piena di codici

Altri sviluppi

La metà dei Comuni svizzeri non sono abbastanza preparati in ambito di cybersicurezza

Questo contenuto è stato pubblicato al Molti Comuni svizzeri non sono sufficientemente preparati di fronte al rischio di cyberattacchi: secondo un sondaggio mancano spesso strumenti di base quali un inventario informatico, direttive di sicurezza chiari, piani d'emergenza e corsi di formazione.

Di più La metà dei Comuni svizzeri non sono abbastanza preparati in ambito di cybersicurezza
coda di fa18

Altri sviluppi

La petizione contro gli F-35 A ha raccolto 42’500 firme

Questo contenuto è stato pubblicato al Mercoledì è stata depositata in Parlamento una petizione che chiede al Governo federale di bloccare l'acquisto dei caccia statunitensi F-35 A.

Di più La petizione contro gli F-35 A ha raccolto 42’500 firme
Isabelle Chassot e Philippe Bauer.

Altri sviluppi

“I media privati vanno sostenuti con un aumento del canone radio-TV”

Questo contenuto è stato pubblicato al I media privati dovrebbero ricevere una quota maggiore del canone radio-tivù, ossia il 6-8% invece del 4-6% attuale. Inoltre, vanno potenziate le misure generali di sostegno ai media elettronici.

Di più “I media privati vanno sostenuti con un aumento del canone radio-TV”
albert rösti e il ministro norvegese dell'energia si stringono la mano

Altri sviluppi

Svizzera e Norvegia vogliono promuovere assieme stoccaggio CO2

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera e la Norvegia hanno adottato oggi a Oslo un accordo bilaterale sull'immagazzinamento di CO2. L'intesa crea una base legale per il trasporto e lo stoccaggio transfrontaliero di anidride carbonica.

Di più Svizzera e Norvegia vogliono promuovere assieme stoccaggio CO2
logo polizia cantonale di soletta

Altri sviluppi

Arrestato un uomo che ha ucciso tre persone a Soletta

Questo contenuto è stato pubblicato al Una donna e una coppia sono state uccise ieri nel canton Soletta. La polizia cantonale ha arrestato il presunto autore degli omicidi. Secondo le forze dell'ordine, si tratta di un cittadino svizzero di 41 anni.

Di più Arrestato un uomo che ha ucciso tre persone a Soletta
donna passa davanti a un quadro ad art basel

Altri sviluppi

Molte gallerie mettono i loro splendori in vendita ad Art Basel

Questo contenuto è stato pubblicato al Molte gallerie hanno disimballato i loro splendori per Art Basel, sfidando il crollo del mercato dell'arte nel segmento di fascia alta. Fra i quadri in vendita ci sono dei Picasso, Rothko, Matisse, Léger, Magritte e altri grandi nomi del modernismo classico.

Di più Molte gallerie mettono i loro splendori in vendita ad Art Basel

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR