La Svizzera non aderirà alla task force per attuare le sanzioni contro la Russia
La Camera bassa del Parlamento elvetico ha respinto una mozione che chiedeva al Governo di aderire alla task force internazionale per l'attuazione di sanzioni contro l'oligarchia russa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La Svizzera fa già abbastanza circa le sanzioni contro la Russia. Ne è convinto il Consiglio nazionale che ha bocciato mercoledì mattina con 101 voti a 80 una mozione che chiedeva al Governo di aderire al gruppo di lavoro internazionale che si occupa di attuare le sanzioni economiche contro la Federazione russa. Questa bocciatura non rappresenta una vera sorpresa: in commissione, la mozione era stata accolta con un solo voto di differenza (12 a 11).
Stando all’autrice dell’atto parlamentare, la rappresentante sangallese dei Verdi Franziska Ryser, la Confederazione ha una particolare responsabilità per quanto riguarda i patrimoni russi, “vista l’importanza del nostro Paese quale centro del commercio internazionale di materie prime”.
La Svizzera dovrebbe, insomma, impegnarsi maggiormente per garantire un’applicazione sistematica delle sanzioni contro Mosca. A parere di Ryser, un’adesione a REPO – organismo creato dal G7 – consentirebbe un migliore scambio d’informazioni e un migliore coordinamento con gli altri Paesi che applicano le sanzioni.
Per i contrari, che hanno fatto proprio il parere negativo del Governo, la collaborazione con la task force sta funzionando in modo soddisfacente, come dimostrano tra l’altro gli importanti patrimoni congelati in Svizzera, mentre un’adesione formale potrebbe far perdere alla Confederazione la sua autonomia in materia di politica delle sanzioni. Inoltre, le ripercussioni sui buoni uffici, sulla protezione dei dati legati alle sanzioni e le conseguenze giuridiche derivanti da un’eventuale adesione sono ancora troppo poco chiare. “Se aderiamo a questa task force, indeboliamo la nostra capacità di mediazione. (…) Smettiamola di squalificarci da soli. Dobbiamo avere il coraggio di mantenere la nostra posizione”, ha dichiarato il consigliere nazionale liberale radicale zurighese Hans-Peter Portmann.
Il Consiglio federale intende risparmiare da 3 a 4,5 miliardi di franchi nei prossimi anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Abbiamo un problema di uscite, non di entrate". Così ha giustificato oggi la "ministra" delle finanze Karin Keller-Sutter il piano di risparmi che dovrebbe alleggerire il bilancio federale di 3-3,5 miliardi di franchi dal 2027 e di 4-4,5 miliardi all'anno dal 2030.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’emergenza incendi sta colpendo diversi Paesi sudamericani. Scenari disastrosi provocati dalla concomitanza delle temperature elevate, la mancanza di piogge e l’azione dolosa di chi vuole conquistare nuovi spazi a scapito di boschi e foreste.
Temu accusata di pratiche scorrette in Svizzera, si attiva la SECO
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le critiche dei dettaglianti svizzeri nei confronti di Temu, la piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione nella Confederazione, stanno producendo un primo effetto.
Ex pompiere condannato a 11 anni per incendi intenzionali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale distrettuale di Bucheggberg-Wasseramt (SO) ha condannato oggi un 35enne ex pompiere per incendi intenzionali plurimi a 11 anni e cinque mesi di prigione.
LU: decine di feriti in incidente chimico a fabbrica Bell
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcune decine di persone sono rimaste ferite a causa di una fuga di ammoniaca verificatasi nell'edificio della fabbrica di prodotti a base di pollo della Bell a Zell (LU). Lo ha indicato un portavoce dei vigili del fuoco all'agenzia di stampa Keystone-ATS.
In Svizzera una crescita debole nel 2024 e un moderato dinamismo nel 2025, secondo la SECO
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crescita economica nel 2024 sarà sensibilmente inferiore alla media pluriennale, per poi accelerare moderatamente nel 2025: è questa, in estrema sintesi, la previsione della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) riguardo alla congiuntura elvetica del biennio.
È meglio abitare nella Svizzera centrale che a sud delle Alpi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo una classifica, alcuni dei peggiori comuni dove abitare si trovano in Ticino, mentre il migliore è nel canton Lucerna.
Dalle confezioni di cibi 3’600 contaminanti nel corpo umano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trovate nel corpo umano 3'600 contaminanti che provengono dalle confezioni degli alimenti e da altri materiali che vanno a diretto contatto con i cibi durante la loro lavorazione, conservazione e cottura.
OK del Consigio nazionale per un aumento della spesa dell’esercito
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito avrà a disposizione 29,8 miliardi per il periodo 2025-2028. Tale somma è di 4 miliardi superiore a quanto chiesto dal Consiglio federale. L'aumento sarà finanziato procedendo a compensazioni in altri settori. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale.
La tempesta Boris arriva in Italia e in Emilia Romagna torna la paura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo un anno e mezzo torna la paura. Dopo l'alluvione che nel maggio 2023 ha devastato la Romagna, un altro evento climatico estremo è tornato a colpire una parte di quelle zone.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Sanzioni alla Russia, indagata una società svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una società attiva nel settore delle materie prime intratteneva rapporti commerciali con Mosca attraverso una sua filiale a Dubai.
Sanzioni, il Governo riconosce incertezze sulla loro attuazione da parte dei Cantoni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale riconosce che l'attuazione nei Cantoni delle sanzioni economiche contro la Russia in relazione alla guerra in Ucraina possa aver generato incertezze.
Sanzioni contro la Russia: “La Svizzera è parte del problema”, afferma attivista britannico”.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'attivista ed ex investitore britannico Bill Browder chiede alla Svizzera di applicare le sanzioni contro la Russia all'unisono con l'UE.
Sanzioni contro la Russia, i Paesi del G7 bacchettano la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I media svizzeri hanno pubblicato i dettagli di una lettera in cui i Paesi del G7 criticano supposte "scappatoie" che permetterebbero a capitali russi di eludere le sanzioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcuni oligarchi russi, attivi sopratutto nel settore delle materie prime, non sono stati toccati dalle sanzioni poiché farlo arrecherebbe danni troppo importanti.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.