Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak.
Keystone / Sergei Kholodilin / Belta / Han
Intervista al negoziatore ucraino e membro del gabinetto presidenziale Mykhailo Podolyak, che reitera l’appello a ottenere più armi per “mettere fine all'invasione russa”.
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tvsvizzera.it/fra
“Abbiamo apprezzato moltissimo la scelta della Svizzera di aderire alle sanzioni (dell’Unione europea, ndr.) contro la Russia, scegliendo da che parte stare”. A dichiararlo è il negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak, ai microfoni del collaboratore della RSI Marco Lupis, che lo ha incontrato a Kiev in un luogo segreto e protetto da rigide misure di sicurezza.
“Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi “siriani”, colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe”, ha aggiunto.
Podolyak, che è anche consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha poi reiterato l’appello giunto più volte da Kiev in queste settimane a ottenere più armi: “Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud”.
Secondo Podolyak, “il mondo e l’Europa devono capire che se non porremo fine a questa guerra nel modo giusto, se permetteremo alla Russia di mantenere il suo potenziale di aggressione militare, questa guerra riesploderà nel giro di due tre anni al massimo”.
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