La comunità internazionale ha condannato quanto successo a Rafah negli scorsi giorni.
Copyright 2024 The Associated Press. All Rights Reserved.
Per bocca della sua ambasciatrice all'ONU Pascale Baeriswyl, la Confederazione ha condannato sia il recente l'attacco israeliano su Rafah che
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La Svizzera ha condannato mercoledì con forza in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU il recente lancio di razzi su Israele da parte di Hamas e gli attacchi di Israele contro un campo per sfollati a Rafah, nella Striscia di Gaza.
La Confederazione è estremamente preoccupata per la spirale di violenza che ha raggiunto un nuovo livello nel fine settimana, ha dichiarato a New York l’ambasciatrice svizzera alle Nazioni Unite Pascale Baeriswyl.
La popolazione di Gaza ha un urgente bisogno di protezione, essendo già stata sfollata, dovendo affrontare la minaccia della carestia e continuando a soffrire per le ostilità, ha affermato l’ambasciatrice in una dichiarazione rilasciata dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Anche il “lancio indiscriminato di razzi” su Israele da parte di Hamas viola il diritto umanitario internazionale.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Un attacco su un campo profughi di Rafah uccide decine di persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un attacco israeliano su un campo migranti a Rafah avvenuto nella notte tra domenica e lunedì avrebbe provocato, stando all’ultimo bilancio, più di 40 morti.
Baeriswyl ha pure condannato le violenze commesse dai coloni israeliani in Cisgiordania, compresi i ripetuti attacchi alle strutture delle Nazioni Unite a Gerusalemme Est e ai convogli di aiuti umanitari.
La Svizzera ha nuovamente lanciato un appello a tutte le parti affinché rispettino gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario. Esse devono adottare misure precauzionali per proteggere la popolazione civile e prevenire danni all’infrastruttura civile.
L’ambasciatrice svizzera all’ONU ha poi ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato, di un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani in mano a Hamas. La Confederazione è a favore di una soluzione a due Stati in cui Israele e Palestina esistano fianco a fianco all’interno di confini riconosciuti.
Kiev: “La Svizzera è disponibile a ospitare futuri incontri per la pace”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“La Svizzera ha confermato di essere pronta a ospitare futuri incontri volti a trovare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina”. Così ha scritto venerdì su Telegram Andriy Yermak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, riporta l'agenzia italiana Ansa.
“No” del Tribunale federale all’indennizzo degli azionisti di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale respinge il ricorso contro la Confederazione presentato da una coppia che aveva acquistato 38'000 azioni del Credit Suisse tra il 10 e il 15 marzo 2023.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Harvard fa causa all'amministrazione Trump per il blocco delle iscrizioni degli studenti stranieri. Nell'azione legale l'ateneo spiega che la decisione dell'amministrazione viola il primo emendamento.
Differenze importanti fra cantoni e regioni nell’apprendimento delle lingue
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non tutte le allieve e gli allievi svizzeri raggiungono le competenze di base di comprensione scritta nella lingua di scolarizzazione: la media nazionale è dell'82%, con quote cantonali che variano tra il 69% e l'87%.
Nel 2024 in Svizzera si è lavorato otto minuti in meno per settimana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 gli svizzeri hanno lavorato in media 40 ore e 4 minuti per settimana, cioè otto minuti in meno che l'anno prima. Nello spazio di cinque anni la flessione è stata di 50 minuti, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'area della frana di Blatten, nella Lötschental in Vallese, stasera è crollata un'altra parte dell'area gravemente instabile sul Kleines Nesthorn. Due terzi del materiale instabile si sono ormai staccati.
Philippe Lazzarini si rammarica che la Svizzera non faccia di più per Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Commissario generale Unrwa Philippe Lazzarini ritiene "deplorevole" che la Confederazione "non si metta in prima linea" per chiedere l'immediata ripresa degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come il suo predecessore, anche il nuovo presidente dalla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), Christophe Darbellay, si è espresso a favore del divieto dei telefoni cellulari nelle scuole.
Obiettivi climatici, alla Svizzera servono molti più impianti solari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raggiungere i suoi obiettivi climatici, la Svizzera ha bisogno nettamente più energia da vento e sole. È la conclusione a cui giunge un nuovo rapporto di un consorzio di ricerca elvetico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Giornata nazionale sui problemi legati all'alcool, che si tiene oggi, mira a sensibilizzare le persone sulle conseguenze negative della stigmatizzazione sociale per chi ha un consumo problematico di bevande alcooliche.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Carri armati israeliani nel centro di Rafah
Questo contenuto è stato pubblicato al
Malgrado le condanne giunte da tutto il mondo dopo l'attacco di domenica notte, nel quale sono morti decine di civili, l'esercito israeliano prosegue le operazioni nel sud della Striscia di Gaza.
Hamas: ‘dopo raid a Rafah non parteciperemo ai negoziati’
Questo contenuto è stato pubblicato al
Hamas ha fatto sapere ai mediatori dell'Egitto, del Qatar e degli Usa che non parteciperà ai negoziati per un accordo di tregua e scambio di ostaggi a causa del raid israeliano a Rafah. Lo hanno riferito fonti della fazione islamica ad Haaretz.
Un attacco su un campo profughi di Rafah uccide decine di persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un attacco israeliano su un campo migranti a Rafah avvenuto nella notte tra domenica e lunedì avrebbe provocato, stando all'ultimo bilancio, più di 40 morti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.