La Svizzera aiuta l’OMS che ha adottato uno storico accordo antipandemia
Keystone / Martial Trezzini
Gli Stati membri dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno formalmente adottato lunedì a Ginevra il primo Accordo pandemico al mondo. La Svizzera prevede un aiuto supplementare di 80 milioni di dollari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
La Svizzera prevede un aiuto supplementare di 80 milioni di dollari dal 2025 al 2028 per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che si trova ad affrontare difficoltà finanziarie. Dopo questo annuncio all’inizio dell’Assemblea mondiale della sanità, i membri hanno approvato nella serata di lunedì l’accordo contro le pandemie in commissione, prima di una convalida formale prevista martedì.
Il nuovo pacchetto finanziario, in linea con quello che Berna versa abitualmente, integrerà i contributi obbligatori della Svizzera al bilancio dell’OMS, 6,5 milioni quest’anno e 7 milioni nel 2026. “Il Consiglio federale ha deciso che, in questo ambito, non risparmierebbe”, ha detto lunedì a Ginevra la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider a giornaliste e giornalisti svizzeri.
Ha parlato di un “segnale politico” in un “momento delicato” per il multilateralismo e per l’organizzazione. Rivolgendosi agli Stati membri, la responsabile del Dipartimento federale dell’Interno (DFI) ha elogiato gli sforzi di riorientamento e riforma condotti dal Direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Quest’ultimo ha deciso di far passare il numero di dipartimenti da 76 a 34. Il ruolo di Ginevra come capitale mondiale della salute è “messo a dura prova” a causa delle tensioni economiche e politiche, ha ammesso la consigliera federale.
Pesa il ritiro degli USA
Oltre ai licenziamenti, l’OMS non ha nascosto che alcuni posti saranno trasferiti in città meno costose. Una situazione inevitabile, in particolare a causa del previsto ritiro, il prossimo gennaio, degli Stati Uniti, che rappresentano quasi il 20% dei finanziamenti dell’istituzione.
Pur affermando di “comprendere” l’interesse di altre città a ospitare l’OMS, la consigliera federale sottolinea che “Ginevra è un intero ecosistema”, là dove “mantenere la concorrenza istituzionale” sarebbe più difficile altrove.
Malgrado queste difficoltà “abbiamo bisogno di un’OMS forte, agile ed efficace”, ha detto Baume-Schneider agli altri membri, senza tuttavia gli Stati Uniti che non partecipano. A suo avviso, l’istituzione dovrà rinunciare ad alcune attività ma potrà continuare a svolgere il suo ruolo per la salute mondiale, anche se “non sarà estremamente semplice”. Su una nota più positiva, la ministra elvetica ha parlato di un “momento storico” nella convalida dell’accordo contro le pandemie, prevista per oggi, che dovrebbe preparare meglio il mondo ad affrontare i prossimi agenti patogeni.
L’accordo è stato approvato in commissione ieri sera con 124 voti favorevoli, nessun voto contrario e 11 astensioni, in vista della sessione plenaria di oggi.
Secondo l’accordo, l’OMS dovrà avere accesso rapidamente al 20% delle dosi di nuovi vaccini o tecnologie pandemiche, di cui il 10% donati e il 10% a prezzi accessibili. Secondo alcune ONG, nonostante un miglioramento, le flessibilità non garantiranno di evitare una discriminazione dei Paesi in via di sviluppo come durante l’epidemia di coronavirus.
“L’accordo è chiaro. Dobbiamo avere un’equità”, ha detto Baume-Schneider. “Si vuole più solidarietà, ma si vuole anche promuovere l’innovazione, che è molto importante per la Svizzera”, ha aggiunto da parte sua l’ambasciatrice svizzera per la salute globale, Barbara Schedler Fischer. Siamo riusciti a trovare un equilibrio”, ha affermato.
Violenti temporali causano danni e feriti in tutta la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I forti temporali verificati nel pomeriggio e nella serata di ieri hanno causato danni in diversi cantoni. Una persona è rimasta gravemente ferita a Nidau e una a Zofingen, mentre il festival open air Festi'neuch è stato evacuato.
Vallese, situazione stabile nella Val de Bagnes, evacuazione rientrata
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è stabilizzata la situazione nell'alta Val de Bagnes, in Vallese, colpita a inizio giugno da una forte ondata di maltempo e a rischio di nuove colate detritiche.
Due terzi degli apprendisti svizzeri lamentano problemi psicologici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due terzi degli apprendisti soffrono di problemi psicologici e non trovano sostegno nel sistema di formazione professionale, secondo un'indagine di WorkMed.
CICR, con l’escalation in Medio Oriente sale il rischio di crisi globale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente rischierebbe di scatenare una crisi umanitaria incontrollata su scala globale.
Posta svizzera, l’aumento dei prezzi accresce il giro d’affari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Posta svizzera ha registrato uno dei più alti tassi di crescita del fatturato, grazie soprattutto all'aumento dei prezzi. Per contro, i volumi di lettere, giornali e riviste inviati hanno continuato a diminuire.
L’economia svizzera è in balia di un effetto boomerang
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'economia svizzera si prepara ad affrontare il contraccolpo dopo l'incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti nel primo trimestre, in attesa dei dazi da tempo promessi da Trump.
Spogliatoi scolastici, zona a rischio di vergogna e bullismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli spogliatoi degli impianti sportivi scolastici stanno diventando un punto caldo per bullismo, litigi e riprese non autorizzate con i cellulari: lo scrive oggi la NZZ am Sonntag (NZZaS), che al tema dedica un ampio approfondimento.
Blatten, 17 milioni di franchi raccolti dalla Catena della solidarietà
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri corrono in aiuto di Blatten, il comune vallesano distrutto da una frana caduta il 28 maggio: la Catena della solidarietà ha raccolto 17 milioni di franchi, stando alle informazioni disponibili sino a ieri pomeriggio.
Grigioni, 100 anni fa veniva tolto il divieto di circolazione per le auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 1900 al 1925 nel Canton Grigioni vigeva un divieto di circolazione per le macchine. Ci vollero ben nove votazioni per cambiare le norme e allinearsi al resto della Svizzera. L'ultima ebbe luogo il 21 giugno 1925.
Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha dato il via libera venerdì agli accordi Svizzera-UE volti a stabilizzare e sviluppare le relazioni con Bruxelles. La procedura di consultazione è aperta fino al 31 ottobre.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.