La stampa svizzera e il voto
I commenti delle testate svizzero tedesche e romande sul "no" alla cassa malati pubblica
“Röstigraben” di nuovo in evidenza, forte scetticismo verso il modello di un’assicurazione pubblica, ma anche consapevolezza dei limiti e delle necessità di rinnovamento del sistema attuale. Si possono sintetizzare così i commenti pubblicati stamani, sui giornali della Svizzera tedesca e della Romandia, sul “no” di popolo e cantoni all’iniziativa per una cassa malati pubblica.
L’esito del voto, secondo il Tages Anzeiger, mostra che “la diffidenza verso una fittizia assicurazione pubblica resta sempre più marcata rispetto a quella rivolta alle casse effettivamente esistenti”. Da parte sua, la “Berner Zeitung” rileva che il disagio legato al rincaro dei premi non è risultato abbastanza elevato per far vincere nelle urne l’esperimento di una cassa unica.
I cittadini – sottolinea quindi la Neue Zürcher Zeitung – non hanno voluto alcun mutamento radicale in materia e si sono invece orientati verso una linea di “adattamenti progressivi del sistema in vigore” attualmente.
“Il Röstigraben era atteso”, commenta quindi Le Temps , rimarcando però che la Svizzera tedesca ha espresso il suo “no” in misura meno netta rispetto a quanto fece 7 anni fa con l’iniziativa allora denominata “Per una cassa malati unica e sociale”. Secondo quindi la Tribune de Genève, la “spada di Damocle” del testo bocciato ieri ha comunque prodotto “sufficienti pressioni sul Parlamento” affiinchè le casse malati vengano meglio regolamentate.
I cittadini, in ogni caso, “non possono accontentarsi di riforme interminabili”, rileva Le Matin, aggiungendo che raramente promesse e attese sono “sufficienti per guarire un malato”.
ARi
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