La stampa in 3D della Torre Bianca di Mulegns nel canton Grigioni è stata avviata venerdì mattina al Politecnico di Zurigo (ETHZ).
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tvavizzera.it/mrj
Venerdì nel campus Hönggerberg dell’ETHZ è stata stampata ufficialmente la prima colonna della Torre Bianca di Mulegns. Il progetto della stampa 3D del manufatto, che costerà poco più di 4 milioni franchi e sarà la struttura architettonica più alta del mondo creata da una macchina robotizzata, è stato ideato e sviluppato dalla Nova Fundaziun Origen, l’organizzazione grigionese che si occupa di sviluppo territoriale e culturale nella Val Surses, guidata dal suo direttore Giovanni Netzer.
Si tratta di un momento simbolico che segna l’inizio della fase di realizzazone di quello che probabilmente sarà un dei progetti architettonici più audaci del canton Grigioni. La Torre bianca fa parte di quelle innovazioni, ormai pronte per il mercato, che nel prossimo futuro cambieranno radicalmente il mondo dell’edilizia e la renderanno più sostenibile. Grazie ai processi di estrusione robotizzata, ora il calcestruzzo può essere applicato solo dov’è strutturalmente necessario, dimezzando il consumo di materiale e rendendo inutili le complesse casserature, hanno spiegato venerdì a Zurigo gli esperti e le esperte del Politecnico.
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La soluzione costruttiva di forma circolare della “Tor Alva”, composta da 32 colonne ramificate, consente un montaggio e uno smontaggio semplice. Essendo una costruzione “a termine”, trascorsi i suoi cinque anni di ubicazione a Mulegns, la torre potrà essere eventualmente rimontata altrove senza grossi problemi strutturali.
La costruzione di sei piani (altezza di 29 e diametro di 9 metri) svetterà in mezzo al paesino di Mulegns e sarà il frutto di una collaborazione fra l’ETHZ e le aziende grigionesi Zindel United di Maienfeld, Uffer AG di Savognin e Conzett Bronzini & Partner di Coira. Sarà inaugurata il 25 giugno 2024 alla presenza del consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Un omaggio alla pasticceria grigionese
La “Torre Bianca” è un monumento dedicato alle vicende dei pasticceri di origine grigionese che dal Seicento all’Ottocento furono presenti in tutta Europa con i loro caffè e pasticcerie svizzeri. Basti pensare che a Venezia, a cavallo tra il Seicento e il Settecento, su 42 pasticcerie e caffè cittadini, ben 38 erano in mani elvetiche, ha spiegato Netzer.
La torre sarà una struttura liberamente agibile e verrà utilizzata quale spazio intimo per concerti e balletti, come luogo panoramico oppure di mediazione culturale, ha spiegato Netzer durante la presentazione. Poiché sorgerà a pochi metri dalla strada nazionale del Passo del Giulia, non sarà possibile evitare il rumore del traffico: “Bisognerà sperimentare”, ha spiegato la responsabile della comunicazione Rebecca Suenderhauf all’agenzia Keystone-ATS. “Difficile dire ora quali spettacoli potranno essere proposti nel nuovo edificio. È probabile che occorrerà far capo a cuffie per ascoltare e a dispositivi audio per diffondere voci e suoni di qualità”.
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