La popolazione svizzera spenderà meno nel 2025: addio a negozi e bar
Molti preferiscono usare il denaro extra per viaggiare.
Keystone-SDA
Svizzere e svizzeri si orientano al risparmio: secondo un sondaggio molte consumatrici e consumatori hanno intenzione di spendere meno nel 2025. A farne le spese saranno soprattutto il commercio al dettaglio e la ristorazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
La persistente tensione sul fronte economico si rifletterà chiaramente anche sul comportamento della popolazione, afferma uno studio (“Consumer Priorities 2025”) pubblicato martedì dalla società di consulenza Alix Partners.
Più di un terzo (38%) delle oltre 1’000 persone interpellate nel mese di ottobre ha dichiarato di voler tagliare i costi soprattutto nel settore non alimentare, in comparti come il tempo libero e l’elettronica; solo il 16% prevede di spendere di più in questo campo. Un buon terzo dei consumatori vuole anche pagare meno per l’intrattenimento fuori casa, nonché per mangiare e bere nei locali.
Il modo in cui i singoli prevedono di risparmiare varia. Poco meno della metà delle persone interrogaste si è imposta un limite per quanto riguarda alcune categorie di prodotti, un terzo vuole puntare di più sulle offerte speciali e un altro terzo ha deciso di pianificare meglio i propri acquisti. Inoltre la metà dichiara di voler mangiare di più a casa invece che fuori.
I piani di risparmio della popolazione sono dovuti principalmente al clima sfavorevole ai consumi, emerge dal rilevamento demoscopico. Molti però non spenderebbero più soldi anche se ne avessero di più a disposizione, un terzo preferirebbe utilizzare il denaro extra per viaggiare o per metterlo da parte.
Per le aziende attive nel ramo della vendita al dettaglio la situazione appare difficile. “Se non si è redditizi, si deve mettere tutto alla prova: dove mi differenzio, cosa offro ai miei clienti? E come mi posiziono in modo digitale e agile?” afferma Cornelia Brühwiler, esperta di Alix Partners, citata in un comunicato.
Coop e Migros fra i primi 50 dettaglianti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Coop e Migros figurano fra le prime 50 aziende al mondo attive nel commercio al dettaglio e stanno guadagnano posizioni.
Una commissione valuta l’estensione dell’obbligo di servire anche per le donne
Questo contenuto è stato pubblicato al
La commissione competente del Consiglio degli Stati respinge l’idea di un servizio cittadino obbligatorio, ma valuta un controprogetto che introdurrebbe l’obbligo di servire nella sicurezza anche per le donne.
BYD sbarca in Svizzera, con punti vendita anche a Lugano e Bellinzona
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il marchio automobilistico cinese BYD entra ufficialmente nel mercato svizzero: oggi e domani si tiene una manifestazione per il lancio del marchio a Spreitenbach, nel canton Argovia.
Parte la raccolta di firme per un congedo parentale di 18 settimane
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fautori di un congedo di 18 settimane per ogni genitore alla nascita di un figlio avranno tempo fino a inizio ottobre 2026 per raccogliere le 100'000 firme necessarie alla riuscita della loro iniziativa popolare "Società ed economia forti grazie al congedo parentale (Iniziativa per un congedo familiare)".
Primo aprile, i pesci non sono mancati nemmeno quest’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come ogni anno, i giornali e le istituzioni svizzere non hanno resistito alla tentazione del primo aprile: ecco alcune informazioni che potrebbero essere vere, ma che probabilmente sono scherzi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti è stato il CEO che ha guadagnato di più l'anno scorso, tra quelli delle maggiori banche in Europa.
“Basta con gli insulti anonimi”: verso un’iniziativa popolare
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Basta con gli insulti anonimi": è il titolo di un'iniziativa popolare che il media alternativo Infosperber intende lanciare per porre fine alle offese illegali in rete, una piaga contro cui a suo avviso non viene fatto abbastanza.
Oltre un quarto di fedeli cattolici pensa di lasciare la Chiesa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Chiesa cattolica ha una cattiva reputazione nella Svizzera tedesca e il 27% dei suoi membri ha già pensato di abbandonarla. Per quanto riguarda i riformati, la quota è del 21%. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Sotomo.
La stagione invernale è andata bene, pernottamenti aumentati del 2%
Questo contenuto è stato pubblicato al
Grazie a buone condizioni di innevamento e a un massiccio afflusso di ospiti stranieri la stagione invernale dovrebbe essersi conclusa bene in Svizzera.
I patrimoni russi bloccati in Svizzera sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Rispetto all'aprile 2024, il valore degli averi russi riconducibili a privati o società bloccati in seguito all'invasione dell'Ucraina sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi per attestarsi a 7,4 miliardi al 31 marzo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.