La perplessità nei confronti di Netanyahu degli ebrei svizzeri
A 600 giorni dagli attacchi del 7 ottobre anche la comunità ebraica in Svizzera comincia a mostrare segni di insofferenza verso l'agire del Governo Netanyahu.
0gni attacco israeliano con vittime civili a Gaza scatena le critiche. L’ultimo esempio è il bombardamento di domenica scorsa contro una scuola di Gaza City, dove si trovavano numerosi civili sfollati. Le immagini che mostrano 36 morti e oltre 50 feriti hanno suscitato perplessità anche nella comunità ebraica svizzera, della quale fa parte anche il caporedattore del settimanale ebraico Tachles, intervistato dalla Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI. “La legittima guerra di difesa, iniziata dopo gli attacchi del 7 ottobre, si è trasformata nelle ultime settimane in una guerra contro la popolazione civile, che va ben oltre l’obiettivo della liberazione degli ostaggi della garanzia della sicurezza di Israele”, ha dichiarato Yves Kugelmann.
Il servizio del TG 12.30 della RSI del 28 maggio 2025:
Pensiero condiviso anche dal presidente delle comunità israelite Ralph Friedländer, che afferma di aver notato un cambiamento di opinione tra i membri: “Mi sono reso conto che stanno aumentando le persone che non capiscono più cosa stia facendo il Governo israeliano e perché lo faccia. La solidarietà con Israele è sempre presente, ma ci sono anche più voci critiche”.
Anche se l’obiettivo delle ebree e degli ebrei in Svizzera rimane la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas, la catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza non li lascia indifferenti. Secondo Friedländer il Governo israeliano dovrebbe prendere maggiormente coscienza della difficile situazione: “Anche se in molti casi Hamas ha dirottato le consegne di aiuti [umanitari, ndr] usandoli per i propri fini – giocando così sulla situazione della popolazione di Gaza – questi devono essere garantiti. Sempre”.
Anche in Israele l’opposizione alla politica del Governo Netanyahu a Gaza è aumentata notevolmente nelle ultime settimane, e, come nella Confederazione, sempre più persone esprimono pubblicamente le loro critiche.
Le polemiche sugli aiuti a Gaza:
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