La notte delle stelle cadenti
La Notte di San Lorenzo, che la tradizione vuole sia il giorno perfetto per ammirare le stelle cadenti, non è in verità il miglior momento per osservare le meteore quest’anno. Come sostengono gli astrofisici, nel 2023 la notte perfetta è quella tra sabato 12 e domenica 13 agosto.
Dopo l'assaggio della Notte di San Lorenzo, le Perseidi si preparano al clou del loro spettacolo. Il picco di attività delle stelle cadenti è atteso per la notte tra sabato a domenica, che si annuncia a sud delle Alpi fortunatamente serena.
La tradizione lega il fenomeno al martirio dello spagnolo Lorenzo diventato uno dei sette diaconi di Roma. L’uomo fu martirizzato nella notte del 10 agosto 258 d.C. a causa dell’editto di Valeriano che mise a morte tutte le figure di spicco della Chiesa romana. Attorno al 10 agosto, San Lorenzo appunto, si verifica il picco massimo dello sciame meteoritico delle Perseidi, popolarmente conosciute come Lacrime di San Lorenzo.
Si può facilmente immaginare che in passato, senza l’inquinamento luminoso di oggi, il cielo fosse particolarmente stellato. Il picco massimo delle Perseidi doveva dunque essere un evento davvero suggestivo. Non c'è da stupirsi che la tradizione popolare abbia poi associato le stelle cadenti con le lacrime di San Lorenzo.
Tuttavia, come ricordano gli astrofisici, il fenomeno è attivo per molti giorni e il vero picco di visibilità quest’anno cadrà tra il 12 e 13 agosto: tra le 22 e le 4 di mattina si dovrebbero osservare fino a 100 stelle cadenti all'ora.
+ Il sole mai visto così da vicino
Ricordiamo che lo scorso anno il picco di stelle cadenti si verificò tra il 12 e il 13 agosto, ma l’osservazione venne seriamente disturbata dalla luna piena. Quest'anno, invece, l'osservazione non sarà “contaminata” dalla luce riflessa dalla luna: quella “nuova” apparirà il 16 agosto e pertanto potremo godere di uno spettacolo imperdibile poco prima dell'alba.
Lo sciame delle Perseidi è originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale al 1992, e sono cosi chiamate perché sembrano provenire da un punto del cielo al di sopra della costellazione di Perseo.
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