Numerose persone circolavano senza alcun tipo di attrezzatura invernale.
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A causa delle forti nevicate la polizia cantonale urana ha temporaneamente interrotto il traffico due volte domenica sull'A2 prima della galleria stradale del San Gottardo.
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Quello che molte persone hanno effettuato domenica dal nord al sud della Svizzera è stato un viaggio della speranza: a causa delle abbondanti nevicate la polizia cantonale del canton Uri ha dovuto chiudere l’autostrada che porta alla galleria del San Gottardo a due riprese per sgomberare il tratto dalla neve. La prima chiusura è avvenuta verso mezzogiorno, la seconda nel corso del pomeriggio, quando il traffico è stato temporaneamente deviato verso il San Bernardino, dove sono comunque stati segnalati disagi legati alla neve.
Dopo la prima chiusura, davanti al portale nord si sono formate code lunghe fino a 7 chilometri. La situazione è stata resa ancora più difficile dal fatto che molte persone circolavano con pneumatici estivi. Di conseguenza, numerosi veicoli erano fermi in mezzo alla carreggiata (alcuni di traverso), con i proprietari che cercavano, alla bell’e meglio, di montare le catene da neve.
DIsagi anche altrove nella Confederazione: in Vallese l’A9 è stata chiusa agli autotreni e autoarticolati, in entrambe le direzioni, nella tratta del Passo del Sempione.
Domenica a mezzogiorno la stazione di misurazione Vallascia dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (WSL), situata a un’altitudine di 2268 metri sopra Airolo, ha misurato 38 centimetri di neve fresca nel giro di 24 ore, portando l’altezza complessiva a 84 centimetri.
Entro la Vigilia di Natale i servizi meteorologici prevedono fino a 125 centimetri di neve fresca nelle zone centrali delle Alpi nel giro di 75 ore.
Sul suo portale dei pericoli naturali, la Confederazione mette in guardia sui notevoli rischi derivanti dalla neve in ampie zone delle Alpi fino a martedì, e del rischio di valanghe di livello 3 (“pericolo marcato”). Fino al 23 dicembre è stata inoltre emessa l’allerta di grado 4 (“pericolo forte”) per la regione del Gottardo, come pure per il Vallese e il versante nordalpino.
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