L’Ufficio per l’ambiente svizzero fa ricorso contro la sospensione dell’abbattimento dei lupi
L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF) per riprendere l'abbattimento dei branchi di lupi in Svizzera.
L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) vuole revocare l’effetto sospensivo dei ricorsi contro l’abbattimento di lupi nei Grigioni e in Vallese e ha presentato un’istanza in tal senso al Tribunale amministrativo federale (TAF).
La notizia, diffusa sabato dalla radio SRF, è stata confermata all’agenzia Keystone-ATS dallo stesso UFAM. In seguito ai ricorsi di organizzazioni ambientaliste, il TAF aveva concesso l’effetto sospensivo per la durata del procedimento.
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Inizialmente, dopo aver esaminato le domande dei Grigioni e del Vallese, l’UFAM aveva approvato l’abbattimento completo di 12 branchi. Solo la richiesta del Canton Ticino di sopprimere l’intero branco presente nella Valle Onsernone era stata respinta, visto che negli ultimi 12 mesi non si sono verificate predazioni in situazioni protette.
Da allora, secondo un primo conteggio, nei Grigioni sono stati uccisi otto dei 44 lupi per i quali c’era un’autorizzazione. In Vallese, secondo gli ultimi dati, ne sono stati uccisi 14 su un totale di circa 34. Venerdì, davanti al parlamento vallesano, il consigliere di Stato Frédéric Favre ha annunciato che anche il Vallese sollecita la revoca dell’effetto sospensivo.
Le organizzazioni per la tutela dell’ambiente (Pro Natura, WWF, BirdLife e il gruppo Lupo Svizzera) ritengono che il Consiglio federale e i Cantoni non rispettino il principio di proporzionalità e l’importante ruolo che questo predatore svolge nell’ecosistema forestale. Hanno presentato due ricorsi al TAF contro alcune delle autorizzazioni concesse dall’UFAM.
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