L’immigrazione produce effetti positivi sul sistema pensionistico svizzero
Uno studio commissionato dalla Confederazione ha calcolato l'effetto sullo stato di salute degli istituti previdenziali dei contributi versati dalla popolazione straniera.
Grazie ai nuovi arrivati e arrivate, indicano i risultati della ricerca condotta dagli atenei di Zurigo e San Gallo, viene ringiovanita la base demografica nazionale. Di conseguenza, i contributi versati da immigrati e immigrate alle assicurazioni sociali – pensioni pubbliche (AVS), invalidità (AI) e perdita di guadagno (IPG) – finiranno per compensare le maggiori prestazioni erogate. Questo vale soprattutto per le persone provenienti da un Paese dell’Unione Europea, il cui contributo è di gran lunga superiore alle prestazioni ricevute. Questo “effetto ringiovanimento” sarebbe destinato a indebolirsi entro il 2070, ma dovrebbe comunque “rimanere positivo”.
L’analisiCollegamento esterno, commissionata dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), aggiunge dunque un ulteriore tassello di conoscenza all’annosa questione, che divide gli schieramenti politici, sull’effetto dei fenomeni migratori sull’economia e sul sistema di sicurezza sociale del Paese.
Il gruppo di ricerca ha preso in considerazione anche le prestazioni complementari e gli assegni familiari, arrivando alla conclusione che quelli percepiti da persone nate in Svizzera sono leggermente superiori a quanti vengono riconosciuti a immigrati e immigrate, mentre non si ravvisano differenze tra i due gruppi sugli assegni familiari.
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