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L’avvicinamento della Svizzera a Taiwan non piace proprio a Pechino

un uomo con dei fiori in mano
Un pensionamento attivo: Ueli Maurer a una sfilata a Zurigo il 17 aprile, cinque giorni dopo aver visitato l'ambasciata cinese a Berna © Keystone / Michael Buholzer

L'ambasciata cinese in Svizzera ha reagito con veemenza alla decisione del Consiglio nazionale di rafforzare i legami con il Parlamento di Taiwan. La rappresentanza di Pechino ha, tra le altre cose, pubblicato la foto di un recente incontro, rimasto confidenziale, tra l'ex consigliere federale Ueli Maurer e l'ambasciatore Wang Shihting.

Partiamo dall’inizio: martedì la Camera bassa del Parlamento svizzero ha approvato per 97 voti a 87 (e 8 astenuti) una mozione che mira a rafforzare i legami con il legislativo di Taiwan. La proposta – hanno affermato coloro che sostenevano il testo – rientra nel quadro della diplomazia parlamentare e ha per obiettivo di sostenere la cooperazione in aree di interesse comune. Ad esempio, il rafforzamento della democrazia o gli scambi economici, politici e scientifici.

+ Per paura di Pechino, la Svizzera sacrifica la collaborazione scientifica con Taiwan

La decisione non è definitiva, poiché il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi. Tuttavia, è bastata per suscitare l’immediata reazione della rappresentanza diplomatica di Pechino, che ha parlato di una “grossolana intromissione” negli affari interni della Cina.

Ma soprattutto l’ambasciata ha pubblicato una foto di un incontro avvenuto il 12 aprile scorso tra l’ex consigliere federale Ueli Maurer (in carica sino alla fine del 2022) e il rappresentante cinese Wang Shihting. I due hanno avuto uno scambio di opinioni approfondito sul “partenariato strategico innovativo”, nonché sulla “cooperazione economica, finanziaria e industriale”, ha precisato l’ambasciata cinese.

Cosa c’è di male?

Il problema? Nessuno era al corrente della visita di Maurer. “Si è trattato di una visita privata, ha precisato la Cancelleria federale, responsabile di tali questioni.

La Cancelleria ha però anche aggiunto – facendo riferimento al codice di condotta degli ex consiglieri federali – che dopo il loro pensionamento i ministri e le ministre svizzeri dovrebbero astenersi dalle attività nelle quali potrebbero sorgere conflitti di interesse a causa della loro precedente carica.

La visita ha suscitato critiche in Parlamento. Se per il presidente della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale Franz Grüter (dell’Unione democratica di centro, come Maurer) mantenere relazioni personali con rappresentanti cinesi è importante, altri parlamentari sono di tutt’altro avviso.

Il socialista Fabian Molina ha chiesto che venga fatta chiarezza su cosa volesse Maurer nell’ambasciata cinese, mentre il centrista Philipp Matthias Bregy ha definito inopportuna la visita.


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