Jungfraujoch: è record di affluenza, superati i numeri pre-Covid
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Affluenza record sullo Jungfraujoch, luogo faro delle Alpi bernesi: nel primo semestre 472'700 persone sono state trasportate con la ferrovia di montagna verso la stazione a quota 3'454 metri, che è la più alta del continente.
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“Mai prima d’ora nella prima parte dell’anno erano arrivati così tanti ospiti”, ha affermato in una conferenza stampa a Interlaken (BE) Oliver Hammel, che da metà giugno ha assunto la presidenza della direzione di Jungfraubahn Holding, la società bernese che gestisce la linea in questione e diversi impianti di risalita nella regione.
In un momento in cui anche in Svizzera si levano sempre più voci che criticano quello che taluni vedono come un sovraffollamento turistico, la ripresa dopo la pandemia del luogo commercializzato con l’espressione “Top of Europe” è quindi proseguita a spron battuto: in confronto allo stesso periodo del 2024 la crescita dei visitatori è stata del 2,6%, mentre in rapporto al 2019 si registra un +0,4%. Allo stesso tempo l’azienda è riuscita ad aumentare la spesa media per viaggiatore: i clienti hanno pagato in media 187 franchi, di cui 126 solo per il viaggio in treno.
Tutto questo si è tradotto per l’impresa in un sensibile aumento del fatturato complessivo, salito del 5,7% a 149,9 milioni, e in un utile netto da primato: 37,0 milioni, il 7,2% in più dei corrispondenti mesi dell’anno scorso.
Gli investitori si fregano le mani: oggi pomeriggio alla borsa di Zurigo il titolo della società – nata, nella sua struttura odierna, nel 1994 e quotata dal 1996 – era in rialzo del 4%. Dall’inizio di gennaio ha guadagnato il 16%.
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