Beat Jans si dice preoccupato per i controlli interni a Schengen
Il consigliere federale Beat Jans.
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Il consigliere federale Beat Jans ha espresso preoccupazione per l'intensificarsi dei controlli alle frontiere interne dell'area Schengen durante un incontro con il commissario europeo per gli affari interni Magnus Brunner.
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Il basilese ha sottolineato nel faccia a faccia quanto sia fondamentale per l’economia e la libera circolazione delle persone un traffico frontaliero snello e privo di barriere.
Jans ha incontrato ieri a Zurigo Brunner per discutere di politica migratoria e sicurezza interna, si legge in un comunicato divulgato oggi dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). I due hanno affrontato il tema del funzionamento dello spazio Schengen, che dal 1° gennaio 2025 conta due nuovi membri, la Romania e la Bulgaria.
Jans, secondo la nota, ha rimarcato come sia necessario garantire che i controlli interni siano attuati nel rispetto delle normative vigenti e concordati tra i Paesi interessati. Brunner, diventato commissario europeo dal dicembre 2024, ha dal canto suo ribadito quanto sia cruciale proteggere in modo efficace le frontiere esterne e fare in modo che gli Stati membri cooperino strettamente tra loro.
Il ruolo fondamentale della Svizzera
L’austriaco ha inoltre elogiato il ruolo fondamentale della Svizzera in quanto Stato associato a Schengen e il suo contributo effettivo affinché la politica migratoria sia percepita come fonte di opportunità e non solo come una sfida, riferisce ancora il DFGP.
Proprio ieri, il Consiglio federale ha adottato all’attenzione del Parlamento il messaggio relativo al patto Ue su migrazione e asilo. Un traguardo importante, ha dichiarato Jans, evidenziando come questo patto rappresenti un’opportunità per migliorare e consolidare la gestione della migrazione in Europa.
Il capo del DFGP e il commissario hanno discusso pure della recente proposta di regolamento sui rimpatri avanzata dalla Commissione europea e intesa a ottimizzare le procedure. Temi quali le condizioni di sicurezza in Siria e la protezione dei rifugiati ucraini sono pure stati abbordati durante l’incontro.
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