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Disagi per la didattica a distanza nelle università

Studenti in fila in attesa del loro turno di esame all'Università di Losanna. Keystone / Jean-christophe Bott

I 260'000 studenti universitari in Svizzera, che in questi giorni hanno iniziato il secondo semestre dell'anno accademico, si trovano a dover fare i conti con la pandemia.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 febbraio 2021 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 24.2.2021)

A creare i problemi maggiori è la didattica a distanza che non consente di effettuare i corsi pratici che, soprattutto nelle discipline scientifico-tecniche, penalizzano il corretto svolgimento delle formazioni individuali.

Ma anche i momenti di condivisione e confronto, indispensabili in ogni percorso universitario, hanno dovuto essere sostituiti con occasionali scambi su piattaforme elettroniche.

Si fa strada l'idea che la politica, nella gestione della crisi sanitaria, non abbia tenuto in debito conto le necessità dei giovani e il disagio inizia ad affiorare nel mondo accademico, come indicano le testimonianze raccolte dal TG di alcuni studenti ticinesi iscritti a facoltà d'oltre Gottardo.

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