Invasione pista aeroporto di Ginevra, condannati 103 militanti del clima
La procura ginevrina ha condannato mercoledì con decreto d'accusa 103 attivisti e attiviste del clima fermati la vigilia per aver invaso la pista dell'aeroporto di Ginevra-Cointrin, bloccando il traffico aereo per un'ora.
Le persone fermate sono state tutte riconosciute colpevoli di violazione di domicilio, danneggiamento, coazione, ha comunicato la procura, precisando di aver inflitto a coloro che non avevano precedenti una pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere con la condizionale. Un attivista è stato anche condannato per violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari per aver ferito un gendarme.
Il centinaio di attivisti e attiviste ha fatto irruzione nell'area dell'aeroporto verso le 11.30 per protestare contro i jet privati esposti nel quadro dell'European Business Aviation Convention & Exhibition (EBACE), il salone dell'aviazione d'affari più grande in Europa. Alcuni di loro si sono ammanettati ai velivoli per denunciare le emissioni di CO2 generate dall'aviazione di affari.
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I e le militanti, provenienti da 17 Paesi e sostenitori di Greenpeace, Stay Grounded, Extinction Rebellion, Scientist Rebellion e altre organizzazioni per il clima, avevano affermato di non avere intenzione di perturbare i voli commerciali. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, il traffico è stato temporaneamente interrotto dalle 11.40 per un'ora.
Tutti gli imputati e le imputate hanno esercitato il diritto al silenzio durante gli interrogatori di polizia. Se i decreti penali saranno contestati, il caso sarà deferito al Tribunale di polizia. È stato arrestato anche un minore, che è stato trasferito al Tribunale per i minorenni.
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